Un lettore: “Concerto Stones, poco spazio per la capienza”

Disagi per il concerto dei Rolling Stones? Secondo il lettore Massimo Dinelli, e non il sindacalista della Cgil come erroneamente e inizialmente riportato, era facile prevederli. Anzi lui stesso racconta di aver manifestato tutte le sue perplessità sulla capienza dell’area del concerto. “In questi giorni la stampa e le televisioni hanno dato ampio risalto e spazio al concerto dei Rolling Stones, tenutosi a Lucca lo scorso sabato ed a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone, qui convenute per assistere a questo evento assolutamente eccezionale per la nostra città. La cronaca ha messo in evidenza i vari aspetti negativi della manifestazione, facendosi interprete delle numerose lamentele pervenute ai mezzi di informazione”.

“Da un lato – spiega Dinelli – si criticano le autorità e l’organizzazione, come dimostrano le proteste già ampiamente riferite, dall’altro occorre però tenere conto che l’area destinata al concerto era l’unica possibile, dato che, secondo una mia impressione personale, difficilmente i musicisti inglesi avrebbero accettato di esibirsi in altro luogo che non fosse quello rappresentato da questo affascinante scenario delle antiche mura medioevali di Lucca, uniche al mondo nel loro genere. E’ questo secondo aspetto, quello che costituisce il perno centrale della questione; si è dovuto scegliere questa collocazione, nella speranza che la stessa fosse sufficiente per accogliere una massa straordinaria di appassionati, provenienti non solo dall’Italia ma anche dal resto del mondo dato il fascino che questo complesso musicale, ormai sulla scena da 50 anni, continua ad esercitare. Purtroppo i calcoli si sono rivelati errati, ed in proposito non avevo mancato di manifestare all’assessore alla sicurezza Raspini tutte le mie perplessità; interpellato al riguardo nel corso di una trasmissione televisiva su una nota emittente locale, tenutasi lo scorso venerdì sera, mi era stato assicurato che la superficie dell’area del concerto sarebbe stata sufficiente a contenere tutto il pubblico partecipante rappresentato dai 55.000 biglietti venduti. Considerando 2 persone a metro quadro e utilizzando anche lo spazio costituito dalla sede stradale dell’adiacente viale Carducci, tutta questa ingente massa di persone non avrebbe avuto alcuna difficoltà ad assistere al concerto.
In realtà queste previsioni non si sono avverate; ho partecipato personalmente al concerto come possessore del biglietto Prato B, area dell’ex campo di calcio Balilla, lontana dal palco, sperimentando tutto il sacrificio e la fatica  che comporta il dover restare per diverse ore immobile a stretto contatto con gli altri partecipanti che a loro volta condividevano la mia sofferenza.
Solo in parte sono stato ripagato dall’aver ascoltato la musica trascinante dei Rolling Stones , complesso musicale di eccezionale bravura condotto dal grande carisma del leader Mik Jegger; mi sono state di conforto quel belle note musicali espressione di una trascinante musica rock  proveniente dai loro strumenti sapientemente amplificate da un efficiente impianto di diffusione sonora. Quindi disagi da sopportare come del resto penso accade in tutti i grandi concerti, inevitabili per un’area così ristretta per questa manifestazione: tutto il lavoro preparatorio svolto dall’organizzazione e dalle competenti autorità già in campo da diversi mesi, pur svolto con impegno e diligenza, non li ha potuti eliminare. Resta tuttavia la soddisfazione di aver per una sera messo la città di Lucca al centro dell’attenzione mondiale, con la consapevolezza però di valutare opportunamente e con grande attenzione l’organizzazione nel futuro di altri spettacoli di così grande portata. Forse è meglio che questo evento rimanga unico; il voler insistere può esporre a rischi di cui è bene valutare la loro portata: al riguardo ben riflettano le autorità e gli organizzatori di queste manifestazioni”.

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