Teatro Ragazzi, Santini conferma: “C’è conflitto di interesse”. La replica: “Un refuso”

“Sono soddisfatto che dalla commissione controllo e garanzia sia emerso che c’è troppa discrezionalità nell’applicazione delle tariffe decise caso per caso, e con grande differenza l’una dall’altra, quando si affitta a privati il Teatro del Giglio: l’esistenza di una delibera interna al teatro che permette lo sconto del 30 per cento delle tariffe, purtroppo non sgombera il campo dalle discutibili modalità con cui si fanno trattamenti particolari a seconda dell’interlocutore”. Lo sostiene il presidente della commissione comunale stessa, Remo Santini. Che nel chiedere in futuro maggiore rigorosità e criteri uguali per tutti (o quantomeno il più uniformi possibile, per evitare che la massima istituzione culturale cittadina sia forte con i deboli e debole con i forti) torna anche sulla questione relativa ai rapporti tra il teatro del Giglio stesso e l’associazione La Cattiva Compagnia, che di fatto gestisce la stagione del Teatro Ragazzi proprio per conto del Giglio.

“In commissione non ho parlato di trattamenti speciali, ma di una situazione da chiarire, e lo confermo – precisa Santini – Dai documenti in nostro possesso, che arrivano direttamente dall’anagrafe tributaria, alla data odierna il rappresentante legale della Cattiva Compagnia risulta essere un dipendente del teatro del Giglio. Si tratta di documenti che depositeremo ufficialmente in queste ore, e che trovano riscontro univoco. Tra l’altro, sempre dai riscontri, risulta che il rappresentante legale sia sempre stato lo stesso (e quindi mai cambiato) dalla data di inizio di attività della Cattiva Compagnia, ovvero il 30 giugno 1997, fino ad oggi. Abbiamo letto le precisazioni al riguardo fornite dall’associazione, ma avendo in mano documenti che affermano il contrario, chiediamo di capire come sia possibile che l’anagrafe tributaria segnali questa situazione da evidente conflitto di interessi. Ci auguriamo che venga data quanto prima una spiegazione esauriente del fatto, per sgomberare il campo dagli equivoci. Non parliamo dunque per sentito dire, ma sulla base di riscontri ufficiali. Chiarezza che credo sia necessaria soprattutto per l’immagine del teatro, e su cui crediamo anche l’amministrazione comunale debba pretendere la massima trasparenza. La richiesta è per sgomberare i dubbi su possibili conflitti di interessi”.
A stretto giro il chiarimento richiesto arriva dalla Cattiva Compagnia: “L’associazione – si legge nella replica – ribadisce quanto espresso in precedenza, ovvero che dall’1 febbraio 2007 il presidente e unico rappresentante legale è un privato cittadino, Giovanni Fedeli, libero professionista che in nessun modo è legato al Teatro del Giglio. Tantomeno nessun componente dell’associazione ha rapporti da dipendente con il teatro stesso. Dopo le affermazioni di Remo Santini, La Cattiva Compagnia ha disposto immediati controlli ed è emerso un refuso presso l’Agenzia delle entrate, che la stessa ha provveduto immediatamente a correggere con decorrenza dall’1 febbraio 2007, presentando tutti gli atti legali, che dimostrano l’avvicendamento alla guida dell’associazione avvenuto tramite scrittura privata ormai da quasi 11 anni”. “Ringrazio Santini – commenta Giovanni Fedeli, presidente e unico rappresentante legale dell’associazione dal 2007– che ha fatto emergere un’inesattezza della quale non eravamo assolutamente consapevoli. D’altra parte la nostra buona fede è dimostrata dagli atti legali che avevamo prodotto e che testimoniano come i rapporti di collaborazione con i nostri partner e con il Teatro del Giglio siano sempre stati improntati alla massima correttezza e trasparenza”.

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