Bindocci (M5S): “Rsa, soluzioni per Villa S. Maria”

Sulle Rsa “prosegue il disimpegno del Comune verso l’assistenza agli anziani”. E’ quanto constata Massimiliano Bindocci che come consigliere comunale M5S è stato primo firmatario della richiesta di convocazione di consiglio comunale straordinario e aperto. 

“Purtroppo – registra Bindocci – c’è stato il silenzio dell’assessore per il cui mal di pancia si era rinviato il consiglio comunale, mentre il sindaco ha risposto alle domande presentando i problemi ma non avendo le soluzioni. In materia di Rsa credo che le opposizioni debbano essere invitate ai tavoli suo futuro di Villa Santa Maria visto che è solo grazie alle opposizioni che se ne parla ancora, altrimenti la fine era già stata decretata nel silenzio omertoso con cui questa amministrazione seppellisce tutte le vergogne. Sappiamo che nei prossimi giorni ci sono incontri, vedremo se potremo essere presenti almeno come osservatori, perché visto il precedente della Pia Casa e di San Quirico finiti con molti licenziamenti stavolta temiamo che le cose possano andare ancora peggio. Per quanto riguarda il gravissimo problema delle RSA dobbiamo costatare con disappunto che prosegue il disimpegno del comune verso l’assistenza agli anziani cittadini lucchesi. Il sindaco si dispera, non ha soldi, poi però da contributi a destra e a manca, da soldi al Summer per 5 anni così il privato la vende meglio e lascia il comune a pagare. Continua a pagare annualmente quasi 2 milioni di euro per sostenere il Boccherini nonostante le promesse che il senatore Marcucci aveva dato di risolvere la situazione prima di fine legislatura. Quando si vuole i soldi si trovano.
Per gli anziani cittadini lucchesi ce ne sono sempre meno, ce ne sono sempre meno anche per i lavoratori del settore che rischiano il posto. Siamo riusciti ad approvare una mozione comune in proposito, ma occorre attenzione ed impegno per evitare che la Rsa si spenga e il patrimonio di competenze rappresentato da quei lavoratori si disperda. Sulla sanità si mantengano gli impegni, si faccia la consulta e si mantenga la vocazione sanitaria del Campo di Marte. Riguardo la sanità a Lucca vediamo che ci sono notevoli criticità, nubi tempestose si preannunciano con con i prossimi tagli sulla sanità pubblica che già il presidentissimo Regionale Rossi ha annunciato.
Il fatto che da tempo sul territorio vi siano associazioni, gruppi, comitati che autonomamente seguono i problemi della sanità è il segno di un disagio crescente dei cittadini lucchesi, costretti dalla carenza di posti letto e strutture diagnostiche a migrare verso gli ospedali garfagnini o di altre province. Ci ha fatto piacere che nel corso del consiglio straordinario aperto questi gruppi abbiano potuto esprimere il loro disagio, motivandolo con dati e considerazioni che speriamo abbiano un poco scalfito le granitiche convinzioni di alcuni personaggi di vertice. Ancor di più apprezziamo che da queste associazioni sia venuta non solo una denuncia, ma anche proposte e la disponibilità, la richiesta, di creare una consulta della sanità che si affianchi alle già presenti consulte della cultura e dello sport. Alla nostra richiesta di sapere se si poteva avere questa consulta della sanità, diamo atto alla maggioranza di aver espresso il parere favorevole. Vogliamo sperare che però non sia un’ennesima presa in giro preelettorale, periodo che favorisce le rapide promesse. Sentire due giorni dopo la megadirettrice dell’azienda Usl Toscana nord ovest dichiarare che in pochi mesi ad un tavolo Asl, Regione e Comune si deciderà il futuro del Campo di Marte e che al suo interno non potranno sorgere attività di grande impatto commerciale e un vero sputo in faccia al Consiglio Comunale ed alle sue decisioni. A cosa serve una consulta quando tutto è già deciso nelle oscure stanze? Cittadini lucchesi chiedete ai politici di riferimento che in questi giorni vi fanno grandi promesse cosa hanno da dire in proposito, quali impegno vorranno prendere. Noi del M5S su questo siamo stati sempre chiari nell’area del campo di Marte solo destinazioni sanitarie, niente speculazione abitativa o commerciale. È una proposta sicuramente più concreta del ci dispiace ma tutti a casa che risolverebbe ben due problemi, potrebbe proprio essere quella di fare un appalto lungo con previsto durante il trasloco al Campo di Marte e la ristrutturazione con ritorno a Villa Santa Maria”.

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