Omicidio Sacko e nave Aquarius, ok in Consiglio alle risoluzioni della maggioranza

Non c’è possibile dialogo, anche in consiglio comunale, fra maggioranza e opposizione quando si affrontano temi controversi. A scatenare lo scontro politico fra sinistra e destra è la proposta di risoluzione per un messaggio di cordoglio per l’omicidio di Soumayla Sacko, il sindacalista ucciso a San Calogero in Calabria con un colpo di fucile alla testa mentre raccoglieva materiale per costruire baracche come alloggi di alcuni connazionali del Mali sfruttati. Unica eccezione il voto favorevole, dopo una sua mediazione, da parte del consigliere del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci.

La proposta arriva dai consiglieri di Sinistra per Tambellini Daniele Bianucci, capogruppo, Ciardetti e Lucarini e trova l’adesione di Lucca Civica e Partito Democratico. La risoluzione si conclude, dopo aver ripercorso l’episodio, con il cordoglio e la piena solidarietà al sindacato Usb, di cui faceva parte, e alla famiglia.
Ma il testo scatena l’inevitabile dicotomia fra le posizioni di maggioranza e opposizione. Martinelli (FI) parla di propaganda permanente della sinistra che si interroga su temi lontani rispetto alla città invece di parlare dei problemi di Lucca. Per Minniti, rappresentante in Consiglio della Lega al profondo dispiacere per la morte di Sacko si accompagna la stigmatizzazione di quella che viene definita “strumentalizzazione del dolore”. Bindocci cerca, in un dibattito ideologico, di tornare sul tema, quello dell’uccisione di un sindacalista in una terra di caporalato, rilevando la necessità, nl testo, di anteporre il cordoglio alla famiglia e al figlio di cinque anni che ha perso il padre rispetto a quello per il sindacato.
Ma la prosecuzione del dibattito rimane sui binari accennati e si accende con il proseguire della discussione. Intervengono Olivati di Lucca Civica e Bonturi per il Pd, che sostengono il testo approvato per il messaggio che contiene a riportare anche dentro i confini delle comunità locali. Durissimo, invece, l’intervento di Gianni Giannini, del Pd, che allarga il campo alla politica nazionale del nuovo governo sull’accoglienza e sulle migrazioni accusando il centrodestra di ipocrisia, di giurare sul Vangelo ma di chiudere le porte allo straniero. Un intervento che scatena la reazione della consigliera di Forza Italia, Testaferrata, che poco prima aveva parlato di “consueta strumentalizzazione della sinistra” degli episodi di cronaca e di avere comune unica stella le indagini dei carabinieri e della procura.
Barsanti, di Casapound, replica due volte alle parole del relatore, Daniele Bianucci. Il tema è quello consueto, ovvero la stigmatizzazione dell’atteggiamento da parte della sinistra di voler riconoscere solo le vittime di certi reati e non altre. Una sorta di “razzismo al contrario” che non metterebbe i morti di morte violenta tutti sullo stesso piano.
Anche per Buchignani (Fratelli d’Italia) il rischio è che si facciano inaccettabili differenziazioni ideologiche intorno ai fatti di cronaca.
Prova una posizione di mediazione il consigliere Di Vito di SiAmo Lucca a nome personale e non del gruppo, chiedendo provocatoriamente l’apertura di un registro con tutte le morti violente a livello nazionale di cui discutere in udienze mensili.
Dopo una riunione dei capigruppo la risoluzione viene modificata sulla base delle indicazioni presentate dal consigliere del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci, premettendo il cordoglio alla famiglia e al figlio e inserendo la critica alle condizioni economiche disumane vissute dalla vittima e dai suoi connazionali.
La risoluzione passa con 20 voti favorevoli, quelli della maggioranza e quello del consigliere Massimiliano Bindocci del Movimento Cinque Stelle. Passa anche, a tarda notte, anche la risoluzione sul tema dei migranti sulla nave Aquarius che aveva anche portato alla manifestazione di piazza nella serata di oggi (Leggi l’articolo e guarda le foto), nonostante le proteste del consigliere Bindocci sull’illegittimità dell’inserimento della risoluzione urgente all’ordine del giorno del Consiglio e dopo l’intervento del consigliere pentastellato di critica sulle politiche di immigrazione degli ultimi anni. Anche in questo caso la risoluzione è passata con 17 voti favorevoli e il voto contrario di Bindocci (M5S).

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