Morti e caporalato, Bindocci: “Maggioranza non vota mozione cordoglio”

“La maggioranza del Comune di Lucca succube dei capricci del capogruppo di Si istra per Tambellini non consente di votare un testo di cordoglio e solidarietà per la strage dei migranti vittime di caporalato nel sud Italia”. Così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci, sulla coda del consiglio comunale di ieri sera (8 agosto) allorché è stata respinta la richiesta di mettere ai voti un ordine del giorno di cordoglio sulle vittime del caporalato in Puglia. Una decisione che ha scatenato la bagarre e motivata da Bianucci, capogruppo di Sinistra con Tambellini con il fatto che non si può liquidare una questione così rilevante in cinque righe scritte e modificate a penna.

“Ieri al consiglio comunale – dice Bindocci – presento un testo di poche righe, scritto a penna (la stampante in sala consiliare era monopolizzata dalla maggioranza!), di cordoglio per la strage di braccianti, migranti, giovani che hanno abbandonato compagne e figli, avvenuta in questi giorni nel sud Italia, 16 morti che mi avevano molto colpito. Pensavo fosse una pratica condivisibile, presentato questo testo semplicemente perché volevo che il consiglio comunale esprimesse il proprio dolore per la morte di molte giovani persone, che tornavano dal lavoro in condizioni poco umane, pratica di sfruttamento purtroppo ad oggi diffusa nel nostro paese. Credo che anche nel nostro territorio ci siano situazioni simili, anche se con dimensioni meno massicce. Non si trattava certo di un atto fondamentale per la vita del Comune, ne avevamo votati anche altri in passato, era solo un gesto di civiltà e solidarietà.
Era poi un modo per condividere all’unanimità un testo che parlava di lavoro, solidarietà e integrazione”.
“Invece no – prosegue Bindocci –  Il presidente del Consiglio convoca correttamente la riunione dei capigruppo per decidere se metterlo ai voti, tutti sostanzialmente d’accordo tranne la sinistra. La mia richiesta trova la contrarietà proprio del capogruppo di Sinistra per Tambellini, che diceva anche che non avrebbe sostenuto il documento e che andava emendato per vari motivi. Essendo mezzanotte e mezzo era chiara la volontà di non volerlo affrontare. La maggioranza a quel punto non ha avuto il coraggio di decidere contro il capogruppo anzi il capogruppo del Pd lo rincorreva tra i banchi. A me non interessava strumentalizzare la cosa, per cui ho ritirato la richiesta di metterlo ai voti, la mia posizione era chiara. Devo dire che è stato sorprendente che la maggioranza sia succuba di un capogruppo e che da chi dice di essere di sinistra non consente di votare, con argomentazioni capricciose, nemmeno un semplice testo di cordoglio e solidarietà ai braccianti morti. Spero si tratti di un brutto scivolone. Credo di aver dato ai professorini della maggioranza lucchese – schiavi delle logiche di potere – una lezione di solidarietà disinteressata e di leale sostegno alle battaglie dei più deboli”.

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