Fine vita, circa 160 disposizioni anticipate di trattamento depositate in Comune

“Battaglie di progresso civile hanno portato il nostro paese ad acquisire leggi che permettono la salvaguardia della dignità umana di fronte alla sfortunata sorte, che offrono una possibilità di riscatto dopo tante bassezze terrene verso i nostri simili, concludendo il ciclo di vita con un lascito a riconoscente memoria, anziché attraverso opere lapidèe ed occupazione di suolo”. Così Gianni Giannini, consigliere comunale Pd, affrontando l’argomento della morte e del morire ricordando ai cittadini le opportunità offerte dalle leggi, affinché “ognuno sia edotto sul percorso dei diritti civili a disposizione del cittadino”.

“‘La grande consolatrice’ o l’’Angelo della morte che colpisce inesorabilmente tutti – continua – può dare opportunità di prepararsi , non solo soddisfacendo le aspettative spirituali ma anche dando la possibilità di lasciare un tangibile segno terreno dell’amore verso i propri simili, della propria dignità, del rispetto verso quella terra che vogliamo lasciare in eredità alle generazioni future. Già dal 2016 – scrive Giannini – il Comune di Lucca aveva deliberato per la realizzazione di un registro comunale delle dichiarazioni di volontà anticipate relative al trattamento di natura medica. Con la legge 219 del 22 dicembre 2017, l’ufficio dello stato civile è quindi legittimato a ricevere le Dat dal disponente residente nel Comune recante la sua firma autografa. L’ufficiale non partecipa alla redazione della disposizione, né è tenuto a fornire informazioni sul contenuto della dichiarazione. All’atto della consegna, viene rilasciata ricevuta di deposito con l’indicazione dei dati anagrafici. Attualmente, l’ufficio di stato civile di Lucca si limita a registrare un ordinato elenco cronologico delle dichiarazioni presentate ed assicurare la loro adeguata conservazione secondo principi di riservatezza dei dati personali. Per una diversa e più rapida trasmissione delle Dat alle ‘strutture sanitarie’ – continua il consigliere – siamo ancora in attesa del decreto attuativo del Ministero della salute. Ad ogni modo, di fondamentale importanza, è il raccordo organizzativo con il corrispettivo ufficio di anagrafe, in particolare per quei disponenti che migrando dal proprio Comune siano intenzionati a modificare le disposizioni o alla revoca delle stesse. Ad oggi, al Comune di Lucca, sono state depositate circa 160 Dat”.
Giannini affronta anche la tematica delle donazioni di organi: “Insieme alla donazione di sangue – scrive – la donazione di organi fa ormai parte del costume culturale moderno del nostro territorio, e già molti sono gli aderenti all’Aido attraverso gruppi presenti sul territorio. Con la introduzione della carta d’identità elettronica (Cie), è prevista anche la facoltà del cittadino maggiorenne di indicare, il consenso o il diniego rispetto alla donazione di organi e/o tessuti in caso di morte. Purtroppo ancora non è stato previsto l’inserimento del dato sul chip della stessa, ma l’ufficio di anagrafe compila un registro delle disposizioni che tramite il Centro nazionale dei servizi demografici presso il Ministero dell’interno, consente una rapida consultazione dal Centro nazionale trapianti. In caso di decesso, in mancanza di una dichiarazione anticipata a garanzia comunque del rispetto delle volontà, è dirimente la conferma di un parente sulle intenzioni espresse ante-morte”.
Sotto esame anche la cremazione: “La pratica della cremazione dei defunti – spiega il consigliere – in Italia, pur in costante aumento, ha ancora un andamento molto lento e disomogeneo secondo ubicazione geografica, rispetto ad altri paesi europei. La scelta di cremazione è dettata da motivi morali, igienici, religiosi ed economici, fatta da persone di provenienza culturale, religiosa e ideologica, molte diverse fra loro. La cremazione è quindi una scelta di tolleranza e di pluralismo che ha una funzione positiva nella società moderna. La chiesa cattolica riconosce la libertà della pratica dal 1963. Altre religioni, chiesa Valdese e chiese Cristiano Evangeliche, sono sempre state favorevoli alla cremazione. Oggi è un servizio pubblico a domanda individuale a carico del cittadino le cui tariffe massime sono stabilite dal Ministero dell’interno. La gestione degli impianti di cremazione è demandata ai Comuni che ne approvano i progetti di costruzione e vigilano sulla loro conduzione. Nel Comune di Lucca non è presente un impianto di cremazione e attualmente la richiesta viene soddisfatta generalmente tramite il trasferimento al crematorio di Livorno. Con una mozione votata a maggioranza il 17 giugno scorso, il consiglio comunale di Lucca ha impegnato l’amministrazione e lo stesso consiglio ‘a dare corso a procedure esplorative, consultive e partecipative, per la costruzione di un forno crematorio nel territorio comunale con annessa sala del commiato’. La discussione quindi – scrive Giannini – si sposterà nelle commissioni consiliari competenti, per poi approdare in consiglio comunale con un progetto di massima, per l’approvazione finale . Dalla approvazione della mozione in consiglio comunale nel mese di giugno, molti personaggi pubblici hanno sentito la necessità di rilasciare dichiarazioni sul progetto. Non sempre gli interventi hanno centrato lo spirito della mozione votata, preferendo di più anticipare una contrapposizione di merito. Questa amministrazione – spiega – ritiene che il tema debba superare la dimensione politico/ ideologica e percorrere invece la strada condivisa per la realizzazione di un impianto che secondo un nostro sentire, è fortemente richiesto dalla cittadinanza. Ecco la ragione della ‘mozione Giannini’, che non partendo da decisioni già prese, lascia alla dialettica costruttiva trovare le migliori soluzioni di realizzazione. Nessuno – conclude Giannini – è obbligato a seguire il percorso suggerito e nessuna legge potrà mai farlo. L’adesione o meno al percorso è un sentiero che ognuno di noi può decidere di percorrere secondo sentimento di solidarietà verso i nostri simili e sensibilità per l’ambiente che vogliamo lasciare a chi ci seguirà”. 

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