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Muro pericolante alla biblioteca di San Concordio, Bianucci chiede soluzioni

10 ottobre 2018 | 12:48
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Muro pericolante alla biblioteca di San Concordio, Bianucci chiede soluzioni

“Molto bene la riapertura parziale dell’ingresso principale, nella piena sicurezza dei cittadini, del cortile della biblioteca popolare di San Concordio. Ora è necessario uno sforzo ulteriore, per concordare con la Soprintendenza la soluzione migliore per risolvere definitavemente il problema del muro pericolante”. È la raccomandazione che, durante la seduta del consiglio comunale di ieri sera (9 ottobre), il consigliere comunale di Sinistra con Tambellini, Daniele Bianucci, ha avanzato all’amministrazione comunale. “Nella prima parte dell’anno, quando è stato riscontrato che il muro che delimita il lato nord del cortile della biblioteca popolare, già circoscrizione 7, nel quartiere di San Concordio era diventato pericolante, gli uffici comunali hanno deciso di delimitare l’area intorno alla struttura, per motivi di sicurezza”, ha ricordato Bianucci.

“È stato così chiuso l’accesso dal cancello principale; contemporaneamente è stato aperto un piccolo varco nella recinzione che divide il cortile, per creare un nuovo percorso, girando intorno all’edificio, per accedere al parco che si trova dietro la biblioteca popolare. Il percorso principale in realtà è molto utile – ha detto Bianucci – perché permette di passare da via Urbiciani a via Formica in totale sicurezza: perciò è sfruttato, tra l’altro, dai bambini che frequentano il polo scolastico di piazzale Aldo Moro. Ringrazio quindi l’ufficio tecnico del Comune, che in collaborazione anche con l’associazione culturale San Concordio è intervenuto con nuovi accorgimenti tecnici: al fine di ripristinare almeno in parte il passaggio principale, che oggi finalmente può essere di nuovo utilizzato da tutti; e garantendo al contempo la piena sicurezza dei cittadini”. “Adesso – ha aggiunto Bianucci – si tratta di individuare la soluzione migliore, e più efficace, per risolvere definitivamente la criticità. Ed è per questo che ho avanzato la raccomandazione all’amministrazione comunale, a cui chiedo di proseguire il percorso già prontamente avviato con la Soprintendenza (l’edificio è infatti vincolato) per concordare una soluzione definitiva: abbassando il muro stesso, per eliminare il pericolo di ribaltamento, se la Soprintendenza sarà naturalmente d’accordo con questa ipotesi; o, in alternativa, individuando una soluzione tecnica di ripristino, che naturalmente non potrà che essere compatibile con la capacità di spesa dell’amministrazione comunale”.