Morti Luminara, mozione Lega per intitolare la strada

Il tratto di via Vittorio Veneto dove si è verificata la tragedia dell’1 settembre del 2017 intitolato alla memoria di Antonio Pellegrini ed Eugenio Viviani. È la proposta, contenuta in una mozione, del consigliere della Lega, Giovanni Minniti.

“Venerdi 1 settembre 2017  ricorda.  è una data dolorosa per la città di Lucca: Antonio Pellegrini ed Eugenio Viviani, due operai della cooperativa Morelli, sono morti precipitando da una altezza di 10 metri a causa dello schianto della gru sulla quale si trovavano per collocare i lumini di cera che avrebbero dovuto illuminare Via Vittorio Veneto per la processione del Volto Santo, la ricorrenza religiosa più sentita dai lucchesi. Antonio ed Eugenio sono due dei tanti, troppi lavoratori che perdono la vita nell’adempimento del loro dovere. Per ricordare, per non dimenticare i nostri concittadini e le innumerevoli morti bianche, questa mattina ho presentato una mozione in consiglio comunale per intitolare una via cittadina, preferibilmente quella dove è avvenuta la tragedia, ad Antonio ed Eugenio. Sono certo che la mia proposta sarà accolta dai colleghi consiglieri e dalla giunta Tambellini”.
“Lucca, la città dalle cento chiese – aggiunge il segretario della Lega di Lucca, Marcella Maniglia – celebra tutti gli anni, con grande entusiasmo, la festa dedicata al culto millenario del Volto Santo, la cui immensa adorazione ha finito per far passare in secondo piano i veri e propri patroni della città, San Martino e San Paolino. Come in tutte le città del medioevo, l’attuale processione è solo l’ultima testimonianza di un’antica usanza, ossia quella delle popolazioni di portare un tributo di cera d’api, che in antichità era considerata un articolo di lusso. Anche le origini della festa sono molto antiche, la prima menzione della data risale al 14 settembre 1118 e si è conservata fino ai nostri giorni grazie a quell’infinito entusiasmo che ho citato all’inizio.
Purtroppo, come a volte accade, c’è il rovescio della medaglia anche nelle più nobili delle iniziative e in questo caso è rappresentato dalla morte avvenuta più di un anno fa, di due operai che si apprestavano a preparare la città, cospargendo di lumini le finestre e le facciate degli edifici”.

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