Bianucci (Sinistra con) risponde ad Angelini: “Fedeltà a Costituzione non è di parte”

Il capogruppo di Sinistra con Tambellini, Daniele Bianucci, risponde all’ex senatore Piero Angelini, in merito alla decisione dell’Amministrazione comunale di concedere, d’ora in avanti, gli spazi pubblici solo a chi sottoscriverà una dichiarazione esplicita di riconoscimento nei valori della Costituzione, di ripudio del fascismo, nazismo di ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe e antidemocratiche portatrici di odio o intolleranza religiosa.

“Il senatore Angelini – dice Bianucci – sa bene che la nostra Costituzione, e i valori antifascisti sui quali essa si fonda, non sono un’opinione: sono i principi stessi di convivenza della nostra comunità. E non sono di una parte: appartengono a tutte le cittadine e a tutti i cittadini, senza distinzione di idee politiche, sesso, religione, provenienza. Sono i mattoni delle fondamenta della nostra comunità, che sono stati costruiti, con fatica e lungimiranza, da un ampio arco di forze politiche: che insieme s’impegnarono per lasciarsi finalmente alle spalle un lungo periodo di dittatura, che negò i diritti personali e collettivi e che ci portò alla catastrofe della guerra; e che hanno introdotto per la prima volta nel nostro paese la democrazia, grazie al confronto di idee in larga parte diverse, espresse dai democristiani, come dai comunisti, dai socialisti, dagli azionisti. Lo ricorda anche l’articolo primo della carta fondamentale: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Quando ai privati l’amministrazione comunale chiede di riconoscersi nei valori costituzionali, prima di concedere spazi pubblici, non domanda “dichiarazioni di fede, per di più rivolte al sindaco”, come l’ex senatore afferma: ha cura semmai di accertarsi che i principi, su cui si basa la nostra convivenza, siano rispettati. E’ un impegno, questo, di unità, e non di divisione: e oggi esso risulta, quanto forse mai prima, importante e necessario”.
“L’amministrazione comunale ha dato seguito al mandato ricevuto dal Consiglio comunale, con l’ordine del giorno che noi consiglieri avevamo proposto e approvato – ricorda il consigliere Bianucci – Pensiamo che a tutti noi e soprattutto ai giovani vada sempre ricordato che la democrazia, nel nostro Paese, non è sempre esistita: è una conquista recente, nata dai valori che 70 anni fa furono cuciti insieme dalla Costituzione. E non è affatto detto che la democrazia sia un concetto acquisito per sempre: basta spostarsi nella vicina Ungheria, in Turchia, in Polonia, o appena più a est, per costatare quanto i processi di conquista democratica siano spesso fragili. Si fa un torto alla verità, affermando che pure nella nostra comunità non ci sia bisogno oggi di costruire strumenti efficaci, per rinsaldare i valori che ci tengono uniti, e ci contraddistinguono non solo come individui, ma soprattutto come comunità. Certo, il nuovo regolamento per gli spazi pubblici non può essere l’unico mezzo, e forse nemmeno il principale: nessuno afferma questo. L’educazione e la formazione rivestono sicuramente un ruolo decisamente più preminente. La nostra città ha d’altronde anticorpi democratici fortissimi: il mondo del volontariato, cattolico e non, per esempio. Eppure, la delibera della giunta rappresenta comunque un passo importante: e le resistenze che stiamo incontrando, dimostrano quanto questo provvedimento sia necessario. Perché è davvero così problematico, per qualcuno, oggi affermare formalmente di riconoscersi nei valori della Costituzione? Non è un segno, esso stesso, che la priorità di tutti debba andare nella direzione di rafforzare, con tutti i mezzi, questi principi? Questi sono gli interrogativi, che più di ogni altri, a mio avviso dovremmo porci. Prima che sia troppo tardi”.

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