Bindocci (M5S): “Regolamento per l’assegnazione dei contributi, un’altra brutta pagina”

Il regolamento sui contributi e i patrocini approvato martedì scorso in Consiglio comunale? Massimiliano Bindocci, consigliere comunale M5S, non ha dubbi: secondo lui è stato fatto “un atto grave – afferma in una nota -, che rischia di passare sotto silenzio ed avrà ripercussioni nella città. In primo luogo sarebbe stato utile coinvolgere il mondo delle associazioni di volontariato, sportive, umanitarie, sociali, quelle che lavorano nel campo dell’assistenza, della cultura ed altre ancora, per condividere una impostazione da cui doveva scaturire un testo. Se poi è vero che mettere chiarezza su questo tema era necessario, ritengo sarebbe stato ugualmente importante praticare la partecipazione e non solo dire negli slogan di essere partecipativi”.

“Inoltre – prosegue Bindocci – emergono due problemi di merito pesanti come macigni: i beneficiari possibili, in questo regolamento vengono ritenuti potenziali beneficiari di contributi anche i privati con scopo di lucro, ed anche le iniziative economiche. Nelle finalità possibili – aggiunge – viene inserito il turismo per due volte, ma mancano le iniziative umanitarie, manca anche la protezione civile e non ci sono causali generiche onnicomprensive. Aver visto poi la maggioranza di centro sinistra che ha votato contro la possibilità di dare i contributi alle iniziative umanitarie e per la pace, oltre che alla protezione civile, ha confermato la deriva autoritaria e ipocrita di certa sinistra. Inoltre avrei ritenuto opportuno limitare tra i beneficiari quelle realtà che hanno la sede od operano su Lucca. Cervellotico anche l’articolato sui criteri di assegnazione – va avanti -, corretta la scelta dei bandi, ma sbagliato imporre a tappeto il criterio del rapporto tra contribuzione e compartecipazione alle spese, devono essere fatte invece le valutazioni nei bandi tra progetti omogenei, ed poi è preferibile a stanziamenti definiti aiutare più progetti se meritevoli, e non selezionarne solo alcuni. Insomma un regolamento che rischia di premiare pochi eletti, ed anche con finalità discutibili. Per questi motivi abbiamo presentato 11 emendamenti, e trattandosi di argomentazioni politiche ci doveva essere una discussione di merito. Invece ci siamo beccati le battute per un errore di stampa, e quella infelice del sindaco che mi ha preso in giro personalmente, dovrebbe ricordarsi che lui è il sindaco ogni tanto, per un’espressione usata in un emendamento, senza tener conto che proprio quella espressione era stata pedissequamente copiata dal testo proposto dalla giunta, e dimostrando quindi di non aver nemmeno letto il testo del regolamento che si andava a votare. Il resto del Consiglio ha mostrato, tranne qualche osservazione, di non sapere di cosa si stesse parlando. L’unico che ha difeso il regolamento con cognizione, anche se secondo me impropriamente, è stato il segretario comunale, che aveva anche fatto una ottima relazione introduttiva, che ne spiegava l’importanza, ma non doveva pregiudicarne i cambiamenti nè doveva impedire un processo partecipativo. Insomma questo regolamento sui contributi è una cosa molto importante ma gestita male, l’Anac ritiene che i contributi – come gli appalti – siano delle procedure fondamentali per valutare la trasparenza, in questo caso non convincono troppe cose, la mancata partecipazione, i beneficiari, i criteri di scelta, la pubblicità, insomma questo regolamento per i contributi ci voleva ma non così. Un altro brutto giorno per i soldi dei lucchesi”.

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