Il turismo vale il 13 per cento del Pil di Lucca foto

Turismo in crescita, riforma delle Camere di Commercio e fondi europei. Queste le tematiche affrontate oggi (30 gennaio) dalla commissione per lo sviluppo economico del Comune di Lucca presieduta da Chiara Martini con Roberto Camisi, segretario generale della Camera di Commercio di Lucca. Si è cercato di fare il punto della situazione sulla crescita economica della città, nell’ambito di una serie di incontri con le associazioni di categoria: Confesercenti, Cna, Confartigianato e, prossimamente, con Conflavoro.

Settori in crescita. Camisi ha posto l’accento sul turismo, che costituisce il 13 per cento del Pil locale, come risorsa da tutelare e incentivare. “Naturale il nostro appello al Comune perché collabori con una costante attenzione alla pulizia e al decoro del centro storico – ha detto Camisi -, così alla sua accessibilità sia in termini di barriere architettoniche sia di viabilità e, infine, alla sicurezza. Tutti fattori che rendono la città più attraente per il turista. Più ingressi alla città corrispondono a maggiori opportunità di sviluppo: nuove entrate e quindi valore aggiunto. La Camera di Commercio – ha ricordato – peraltro porta avanti con successo da tre anni la campagna The lands of Giacomo Puccini, per pubblicizzare le bellezze del territorio, dal buon cibo ai paesaggi sui maggiori mezzi d’informazione che hanno i viaggiatori come target. Promuovere e valorizzare il patrimonio culturale è infatti fra le nuove funzioni specifiche dell’ente camerale”. Una crescita da mantenere anche nel cartario, nell’industria meccanica e nella filiera di servizi satellite a supporto del cartario stesso. “Stasi, invece – ha evidenziato ancora Camisi – nel settore calzaturiero, che ha registrato un calo a livello nazionale”. Il consigliere Enrico Torrini (Siamo Lucca) ha citato come possibile fattore avverso la troppa burocrazia a cui gli imprenditori sono sottoposti: “Occorrerebbero regolamenti più agili, più veloci. Ci dovremmo occupare più di favorire gli onesti che di scoraggiare i disonesti. L’accessibilità all’informazione delle pratiche, inoltre, è fondamentale”. Roberto Camisi a tal proposito ha rilanciato una proposta al Comune: “Funzionari dei vari settori dell’amministrazione pubblica, rappresentanti delle associazioni di categoria e intermediari dovrebbero riunirsi in un tavolo di lavoro per elaborare una proposta di regolamento comunale unico per cittadini e imprese, che ovviamente tenga conto delle normative nazionali e regionali”. 
A questo proposito Valentina Mercanti, assessore allo sviluppo economico, ha osservato: “Certo, snellire i regolamenti e quindi i procedimenti, sarebbe auspicabile. Tuttavia, di fatto, sottrarrebbe ai Comuni gli strumenti per sanzionare i possibili ‘furbi’. In ogni caso il processo di modifica degli articolati, se concertato, sarebbe molto lento. Le amministrazioni pubbliche sono spesso ingessate nelle loro azioni da troppe norme: paradossalmente accade che occorrano anni persino per mettere un cartello in una piazza, e non certo per negligenza del lavoro degli uffici. Viviamo un tempo in cui fare accesso agli atti, presentare un ricorso o una denuncia anche per inezie è, purtroppo, all’ordine del giorno”. 

Cambiamenti. Si sta ancora discutendo di un possibile accorpamento delle tre Camere di Commercio di Pisa, Lucca e Massa Carrara. Una direzione che porterebbe a Viareggio la nuova sede direzionale e che manterrebbe le sedi operative sul territorio. “Fra le possibili conseguenze di questo accorpamento – ha osservato il consigliere Roberto Guidotti (Pd) – un aumento del distacco tra la Camera di Commercio e alcuni territori periferici, con una perdita di servizi per aziende e cittadini”. Tra le novità recentemente introdotte, il dimezzamento della quota che ogni azienda deve versare annualmente alla Camera di Commercio, nell’ottica di una riduzione della pressione fiscale, per favorire gli investimenti.
Finanziamenti europei e innovazione. La Camera di Commercio, supportata dalle università, compie puntuali ricerche, studi e statistiche sullo stato dell’arte dello sviluppo economico, culturale e demografico della provincia di riferimento. “Dati preziosi – ha evidenziato Chiara Martini (Pd) – perché divengono la nostra specifica ‘voce’ nel confronto tra Regione Toscana e commissione europea che stanzia i fondi e decide le linee di intervento e finanziamento nella programmazione che mette a punto ogni 6 anni”. La Camera di Commercio di Lucca è inoltre da tempo attiva nell’avvicinamento delle realtà imprenditoriali al mondo digitale, fornendo informazioni e feedback annuali alle imprese stesse. “Un processo innovativo che è già molto avanti nel settore manifatturiero cartario ma che deve divenire strumento per potenziare anche attività di piccola e micro imprenditoria”. A tal proposito è stato ricordato l’esempio ‘virtuoso’ del polo tecnologico di Sorbano, dove attualmente sono insediate 26 aziende di cui 13 in fase di start up.

Alessia Ruggieri

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