Sugli assi è scontro fra Menesini e Tambellini

Il sindaco di Capannori non cede. Luca Menesini diserta la presentazione dei progetti degli assi viari in programma oggi (5 marzo) alla Cappella Guinigi. Una assemblea di fronte ai tecnici di Anas, alla quale il primo cittadino non parteciperà, perché “non rivolge i cittadini”. A lui però risponde stizzito il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini: “Io mi sono mosso contro l’immobilismo, l’atteggiamento di Menesini è fuori luogo”. Si riaccende la miccia sugli assi viari e la tensione esplode facilmente a poche ore dalla presentazione dei tracciati e dopo che Anas ha inoltrato agli enti il progetto definitivo del primo stralcio del sistema tangenziale – quello per intendersi che comprende l’asse nord sud – chiedendo entro 60 giorni eventuali richieste di correttivi per poi procedere con il via libera. Capannori però continua la sua opposizione ai tracciati così come sono stati proposti da Anas ma Menesini va addirittura oltre, perché convoca una assemblea parallela – prevista per il 21 marzo alle 21 ad Arté – rivolto ai cittadini e alla quale chiederà di essere presenti ai tecnici di Anas. Il sindaco di Lucca però va giù duro: “La Provincia doveva fare la sua parte sugli assi viari”, ha tuonato Tambellini. Parole ferme cui risponde nuovamente Menesini: “Nel 2014 è stato deciso che la competenza dovesse spettare alla Regione, che infatti ha finanziato la progettazione”.

Ormai è nota la posizione di Menesini, che sostiene che il sistema tangenziale così come concepito non terrebbe conto delle istanze dei cittadini della Piana e in particolare di Capannori.
“Il Comune di Lucca mi ha invitato a partecipare, ma io non parteciperò – spiega Menesini -. Per un motivo semplice semplice: sarò presente a tutte le iniziative di presentazione del progetto che saranno rivolte ai cittadini. Quella di oggi, però, non è aperta al pubblico ma è per gli amministratori dei territori della Lucchesia e per enti. Esattamente il contrario del principio che piace a me: a me piace presentare i progetti in assemblee pubbliche dove i cittadini possono dire la loro; è un’opera impattante ed enorme, non si può continuare a rinviare il confronto con le persone. Bisogna che Anas comprenda che per quanto abbia studiato le strade della Piana, non ci vive. E la conoscenza posseduta da chi i luoghi li vive è nettamente più reale e utile di quella prodotta dagli studi su Google Maps o con qualche sopralluogo da Roma in Lucchesia”.
“Detto questo – aggiunge Menesini – ho una buona notizia: il progetto finalmente ci è stato inviato, giusto stamani”. Motivo per convocare un’assemblea, quella ad Artè il prossimo 21 marzo.”Ovviamente chiederò ai tecnici di Anas di esserci – annuncia Menesini -. Un’occasione perché capiscano che il sistema tangenziale va fatto con le modifiche che già da tempo (non ero presidente io) la Provincia ha loro inviato.  Vi farò vedere  – scrive Menesini in un post su Facebook – anche le ipotesi di modifica che chiediamo, con l’augurio che tutti i livelli Istituzionali si schierino apertamente e definitivamente con la richiesta delle modifiche progettuali che salvaguarderebbero la Piana di Lucca. Inoltre, tutti gli alti livelli istituzionali dovranno dare certezza del finanziamento anche dell’altro asse perché – come tutti hanno sempre detto – un’opera monca crea più disagi che miglioramenti. Gli assi viari non sono una questione ideologica, smettetela di tenere posizioni per partito preso: gli assi viari – sottolinea – sono cose concrete che incidono sull’assetto del territorio, sulla sua sicurezza idrogeologica e sulla vivibilità dei centri abitati. Fatto come fatto, l’asse nord-sud non risolve nessuna delle tre cose in modo forte e definitivo. Le migliorie sono già state proposte da esperti, basta anteporre gli interessi dei territori e dei cittadini a quelli di posizionamento politico. Per cui, come promesso, faremo il via a un percorso che permette alle persone di capire cosa vorrebbero fare sul nostro territorio e di conseguenza cominciare anche a lavorare al cambiamento che ci vuole. Perché finché non c’era il progetto definitivo era dura far capire di cosa si parlasse: per queste cose ci vogliono le carte, non le chiacchiere general generiche. Io sto dalla parte dei cittadini, non dalla parte delle dinamiche romane, perché è la parte giusta in cui stare”.
A questa presa di posizione reagisce subito il sindaco Alessandro Tambellini: “C’è un progetto importante, quello degli assi viari, di cui si parla da tantissimo tempo e, visto che non sarà privo di impatto sulla vita di Lucca e della Piana, necessita di essere guardato e approfondito con attenzione, serenità e tranquillità – afferma il primo cittadino di Lucca -. E c’è un sindaco, il sottoscritto, che di fronte all’immobilismo generale, soprattutto di chi, come l’amministrazione provinciale, coordina il procedimento senza però essersi ancora preoccupata di mostrare le carte, si è sentito in dovere di organizzare un momento pubblico, per permettere a tutti di vedere il progetto Anas. Per questo motivo ho convocato per oggi, alle 17 in Cappella Guinigi, i tecnici di Anas, che, dopo l’inchiesta pubblica, le modifiche richieste dagli Enti coinvolti nel procedimento, tra cui il Comune di Capannori, che a suo tempo fece cambiare il tracciato rispetto alla versione originale, i vari procedimenti per la valutazione dell’impatto ambientale, hanno redatto un progetto”.
“Mi è sembrato doveroso farlo conoscere con tranquillità – aggiunge Tambellini -, per capire che cosa viene previsto, dove, come e perché: ecco perché ho invitato i sindaci, i rappresentanti del territorio, il presidente della Provincia e i referenti dei comitati dei cittadini. Ed ecco perché organizzeremo incontri mirati con i cittadini, sui territori direttamente coinvolti dal tracciato, come ho già detto alle tante persone con cui ho parlato. Anzi, di più: sono ben disponibile a trovarmi con chiunque e in qualunque luogo per mostrare il progetto, spiegarlo, renderlo comprensibile a tutti”.
Infine la stilettata a Menesini: “Reputo improprio e fuori luogo che il presidente della Provincia impartisca lezioni riguardo alla partecipazione.  Mi sembra superfluo ricordare che il controllo e la supervisione, da dopo l’inchiesta pubblica e per tutto il tempo che è stato necessario per arrivare alla realizzazione del progetto, fossero a carico dell’amministrazione provinciale, visto che lo stesso progetto ha una valenza ampia, che riguarda i comuni della Garfagnana, della Mediavalle, di Lucca, Capannori, fino ai comuni di Porcari e Altopascio. Quindi l’attività di supervisione era necessariamente nei compiti della Provincia. Quando il presidente della Provincia organizzerà momenti di confronto mi avvisi, che io a differenza sua sarò molto contento di partecipare”.
Di fronte a queste parole, non si fa attendere la replica di Menesini: “Ho semplicemente detto – scrive affidando il suo pensiero ancora a Facebook – che oggi non sarei andato a una riunione fotocopia ad una fatta a fine gennaio a Firenze con i tecnici di  Anas perché non era aperta ai cittadini ed ecco che mi arrivano addosso le parole stizzite del sindaco di Lucca, che fa un attacco alla mia persona, trasformando una posizione da amministratore in una questione personale. Ed invece è una questione di rispetto dei territori: voglio fare assemblee pubbliche sul tema del sistema tangenziale, abbiamo il dovere di far conoscere a tutti questo progetto e il suo impatto. Posso dire che non vado a una riunione chiusa – aggiunge – e che andrò ed organizzerò assemblee pubbliche senza che qualcuno pensi che sia lesa maestà? Spero proprio di sì. Perché la mia posizione è chiara da così tanto tempo che non capisco la reazione. Detto questo, mi rammarico del fatto che il sindaco di Lucca dica una cosa non corretta su quale Ente abbia in capo il coordinamento di questo iter: nel 2014 fu deciso che ad avere questo ruolo sarebbe stata la Regione, che infatti ha finanziato la progettazione. Un ruolo che la Regione ha esercitato come tutti noi gli abbiamo sempre richiesto (infatti a gennaio ci ha chiamato tutti in una riunione con Anas a Firenze). Idem sulla questione di organizzare prima di oggi delle assemblee pubbliche: come facevo a farlo che Anas ci ha mandato solo stamani la progettazione? Che riunioni organizzavo? Ne organizzai nel 2015 sul progetto preliminare, seguito da cinque anni di attesa per un definitivo. Infatti Anas si è ripresentata con il progetto definitivo cinque anni dopo, peraltro senza modifiche sostanziali. Cinque anni per darci lo stesso progetto di prima io non lo definirei un bell’esempio politico-amministrativo, lo definirei casomai l’immagine dell’Italietta. Io però voglio un’altra cosa per i miei cittadini e per tutti i cittadini della Piana: rispetto e considerazione. In più, c’è un altro punto: caro collega sindaco, il progetto dell’asse nord-sud lo vuoi così o con le modifiche emerse dal processo partecipativo dell’inchiesta pubblica? Questo è il nodo che va risolto, senza fare meline.
Sottolineo che dico tutto questo con grande rispetto istituzionale. Evitiamo che tutto sembri un battibecco fra rappresentanti delle Istituzioni perché così non è, e stiamo sul merito: le volete le modifiche oppure volete un’opera che devasta San Pietro a Vico, Lammari, San Cassiano a Vico, Lunata, Picciorana, Capannori, Antraccoli, Tassignano e Paganico senza liberare Marlia e tutto il viale Europa dal traffico? Da mesi attendo risposte su questo e – onestamente – le attendo da tutti, non solo dal sindaco di Lucca”.

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