Immigrazione a scuola, Barsanti (Casapound) risponde alle polemiche: “Apritevi al confronto”

Il consigliere comunale Fabio Barsanti replica alle parole di Tomei, presidente del circolo Pd di Sant’Anna, e dell’attore Marco Brinzi, i quali difendono lo spettacolo sui migranti portato nelle scuole e duramente criticato anche dal provveditore agli studi Buonriposi. 
“Non mi sorprendono le parole del Pd – dichiara Barsanti in una nota – perché sono l’ennesima dimostrazione della carenza di argomenti della sinistra lucchese. Mentre loro si occupano più degli stranieri che degli italiani, il sottoscritto solo nei primi due mesi del 2019 si è occupato di tutto: dalla Lucchese alla sanità; dalla disabilità all’ambiente, passando per sicurezza stradale, viabilità, carcere, sicurezza e molto altro”. 

“Ad avere la fissa sugli stranieri sono proprio loro, che propagandano nelle scuole l’immigrazione senza contraddittorio; che si preoccupano di sanità solo quando questa ha implicazioni verso i clandestini come nel caso dell’assessore Del Chiaro; che non esprimono solidarietà alle donne italiane aggredite da stranieri; che danno cittadinanze onorarie ai figli di immigrati; che attaccano in Consiglio il decreto sicurezza del governo e si fanno foto di propaganda con i richiedenti asilo. Questo sì, vuol dire avere la fissa sugli stranieri”.
“A Brinzi dico che ciò che lui fa, sì, è pura propaganda – continua il consigliere di CasaPound – perché fatto senza contraddittorio. Narrare una sola visione dell’immigrazione all’interno delle scuole significa indottrinare, cosa che la sinistra da sempre fa nei confronti degli studenti. L’imposizione di un pensiero non si ha solo con la forza, ma anche attraverso iniziative come queste. Dato lo spirito umanitario e altruista dell’iniziativa, questa poteva essere fatta senza far spendere al Comune oltre 2.800 euro di soldi pubblici, in una situazione scolastica in cui il sottoscritto ha dovuto portare la carta igienica nelle scuole perché ‘mancano i soldi’. Ad entrambi i difensori di questa subdola iniziativa faccio una proposta – conclude Barsanti – apritevi al contraddittorio, organizzate o organizziamo un confronto sull’immigrazione e sulle tematiche trattate dalla sinistra a senso unico approfittando del potere. Lo facciamo davanti agli studenti, in diretta social o come volete. Facciamo sì che gli spettatori assistano ad una dialettica tra parti, e non a monologhi senza possibilità di replica. Questo si chiama confronto, il resto è bassa propaganda”. 

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