Comitato 22 marzo: “No alla regionalizzazione della scuola”

Il Comitato 22 Marzo per la difesa della scuola pubblica costituito a Viareggio il 22 marzo dopo un’assemblea pubblica, insieme alle associazioni e ai comitati (17 in tutto) che in tutta Italia stanno portando avanti la lotta contro la regionalizzazione della scuola, giudica insufficiente e molto negativa l’intesa del 24 aprile tra Miur e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, sulla base della quale i sindacati hanno sospeso lo sciopero unitario del 17 maggio della scuola (confermato per ora dai sindacati di base).

“Un’intesa priva di impegni concreti e vincolanti – dicono in un documento congiunto associazioni e comitati – che non è in grado di scongiurare il rischio che la Lega e il governo facciano approvare il progetto di regionalizzazione della scuola pubblica subito dopo le elezioni europee. Con conseguenze distruttive per la scuola pubblica: le regioni più benestanti tratterrebbero gran parte delle proprie tasse a danno delle altre e si arriverebbe ad una frammentazione del sistema di istruzione nelle 20 regioni, con effetti molto negativi per lavoratori e studenti. Docenti e Ata, col passaggio dal contratto nazionale ai contratti regionali, avrebbero un forte peggioramento delle loro condizioni: gli incrementi di stipendio (tutti da verificare) sarebbero possibili solo in poche regioni “ricche”, a danno delle altre, mentre ci potrebbero essere forti aumenti dell’orario di lavoro, maggiore precarietà e un aumento del potere dei Ds, sottoposti al controllo del potere politico locale. Molto gravi anche le conseguenze per gli studenti: con programmi didattici e finanziamenti differenziati per ogni regione (destinati alle strutture e alla didattica), verrebbe negato il diritto all’istruzione per tutti, con istituti e alunni di serie A e di serie B a seconda delle risorse di un territorio; e con la valenza nazionale dei titoli di studio a rischio”.
“Per questo motivo, come associazioni e comitati che in tutta Italia portano avanti la lotta contro la regionalizzazione della scuola pubblica – conclude il testo – abbiamo redatto un documento che a partire da un’analisi dell’intesa Miur-sindacati del 24 aprile rispetto al tema della regionalizzazione, chiede ai sindacati firmatari stessi di annullare l’intesa e di confermare lo sciopero della scuola del 17 maggio per fermare il progetto di autonomia differenziata”.
Questi i gruppi e i comitati di tutta Italia che hanno redatto e sottoscritto il documento: Appello per la scuola pubblica, Associazione nazionale scuola della Repubblica, Assur, Autoconvocati della scuola, Comitato meridionalista Salvemini, Comitato nazionale scuola e Costituzione, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Roma, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Brescia, Coordinamento no all’autonomia differenziata, Coordinamento scuole 27 maggio Urbino, Pesaro, Fano, Gruppo no Invalsi, Comitato 22 marzo per la difesa della scuola pubblica, Lipscuola, Manifesto dei 500, Officina dei saperi, Osservatorio del Sud, Scuola e Costituzione Bologna.

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