Appalti di servizi, ok a mozione su integrazione delle persone svantaggiate

Passa, con l’approvazione di 4 emendamenti, nel consiglio comunale di questa sera (30 aprile) una mozione presentata dai consiglieri Bianucci, Ciardetti e Lucarini relativa alla proposta di favorire l’integrazione sociale delle persone svantaggiate ed in difficoltà negli appalti di servizi.
“Il vero sostegno – spiega Daniele Bianucci (Sinistra per Tambellini) – avviene quando si forniscono opportunità di lavoro. Supportare le cooperative sociali, che impiegano al loro interno persone svantaggiate ed in difficoltà, può essere uno strumento concreto”. Il riferimento va, in particolare, alle cooperative sociali di tipo B: la richiesta è quella di definire annualmente le tipologie e le quantità di servizi che possono essere appaltate alle cooperative.

Per il consigliere Massimiliano Bindocci (M5S), però, è necessario fare attenzione perché “questa cosa comporta un investimento, non è a costo zero. Altrimenti – ammonisce – l’inserimento di una persona protetta può diventare un modo per mandare a casa qualcuno. L’attenzione sugli appalti – rincara la dose – è il problema più grosso di questa amministrazione. Il rischio è quello che non venga salvaguardato chi già lavora: bisogna garantire coperture economiche adeguate per garantire i livelli occupazionali. Abbiamo già visto i problemi che si sono verificati con l’archivio fotografico e non soltanto, per cui serve un’attenzione particolare”.
La consigliera Buonriposi (Lei Lucca), dal canto suo, aggiunge un altro aspetto: “La normativa attuale non sempre trova facile applicazione e le persone che vengono assunte spesso vengono lasciate da sole sul posto di lavoro. Si tratta – evidenzia – di un frangente umiliante per queste persone e, quindi, negli appalti dovrebbero essere previsti dei momenti di formazione anche per i lavoratori che si interfacciano con persone diversamente abili”.
Il documento proposto è una sintesi che recepisce gli interventi, anche grazie ad un emendamento che prevede “adeguate coperture economiche per salvaguardare i livelli occupazionali”.
La pratica viene approvata (con quattro emendamenti al testo) con 23 favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti.

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