Gelli (Aci): “Assi viari vanno fatti ma bene”

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“Gli assi viari vanno fatti e vanno fatti bene, prestando grande attenzione anche ai temi della sicurezza”. Questo, in estrema sintesi, il pensiero dell’Automobile club di Lucca sull’infrastruttura viaria che anche in questi giorni è al centro del dibattito. Per il presidente di Aci Lucca, Luca Gelli, il progetto presentato da Anas presenta alcune criticità e – pur invitando tutte le parti in causa a non perdere un’occasione così importante per il territorio – chiede con forza che venga rivisto e migliorato.

“Da alcuni decenni – afferma Gelli – la Piana di Lucca attende una nuova viabilità per alleggerire quella esistente, insufficiente a sopportare il traffico di auto e mezzi pesanti che ogni giorno la percorrono. Gli assi viari quindi vanno fatti, anche perché non possiamo certo permetterci il lusso di perdere un finanziamento da oltre 100 milioni di euro: un’occasione come questa non capiterà più. La proposta presentata però non ci sembra idonea a risolvere le criticità. Anzi, vedendo il progetto, c’è il forte rischio che il territorio venga ulteriormente intasato dal traffico. Inoltre ci preoccupa molto l’aspetto legato alla sicurezza dei viaggiatori”.
“Innanzitutto – continua il presidente – oggi si parla solo di asse nord-sud ma per rendere efficace l’opera è fondamentale che sia realizzato anche l’asse est-ovest. Questo lo dice anche Anas: senza il secondo asse, le macchine attraversano il territorio più velocemente, certo, ma la mole di traffico viene solo spostata. La circonvallazione di Lucca non viene liberata dal traffico così come viale Europa a Marlia. Perché? Perché il progetto prevede un’altezza per l’asse che arriva anche a 9 metri in certi punti, con 2 sole immissioni (in via delle Ville e via Pesciatina) e 2 sole corsie. Questo comporta due ordini di problemi: uno, quello che a noi preme di più, è legato alla sicurezza, l’altro riguarda invece l’accessibilità alla nuova infrastruttura”. “Per quanto riguarda il primo aspetto, in caso di incidente una sede stradale di soli 10 metri, con scarse vie d’uscita e sopraelevata, diventa molto pericolosa. Anche i mezzi di soccorso farebbero molta fatica a raggiungere il luogo dell’incidente. Questo aspetto deve avere la priorità: non ci interessa vedere i campanili della Piana da un’infrastruttura alta 9 metri se poi non ci sono adeguate garanzie sulla sicurezza dei viaggiatori. Il secondo aspetto, non meno importante riguarda la viabilità: pensavamo che questa nuova strada avesse lo scopo di intercettare il traffico della Piana, sottraendolo alla viabilità ordinaria, per indirizzarlo verso le aree industriali e i caselli autostradali. In realtà, essendo la strada sopraelevata, molte aree industriali ne sono completamente tagliate fuori: per raggiungere gli accessi per entrare sulla tangenziale si dovrà attraversare comunque la viabilità ordinaria. A questo si deve aggiungere che, in assenza dell’asse est-ovest, il traffico proveniente da nord risulta ‘abbandonato’ in zona Antraccoli, lontano dai caselli autostradali, andando quindi a congestionare ulteriormente la viabilità esistente. Senza considerare che la trasformazione di via Chelini a Capannori in tipologia C1 porterà all’impossibilità di svoltare a sinistra. In generale, questo costringerà i veicoli a percorrere una distanza maggiore, con aumento dei tempi di percorrenza, intasamento agli accessi, rischi per la sicurezza e maggiore inquinamento. Insomma il problema del traffico, con il solo asse nord-sud, non sarà affatto risolto, anzi potrebbe esserci un ulteriore aggravio sulla circonvallazione di Lucca, la via Pesciatina e viale Castracani. Senza tralasciare l’impatto paesaggistico, come è già stato fatto notare da cittadini e amministratori”. “Considerata l’importanza dell’investimento non è pensabile che l’attuale volume di traffico, come dichiarato da Anas stessa, resti per l’88% sul viale Europa e oltre il 96% sulla circonvallazione di Lucca – conclude Gelli -. Occorre realizzare un nuovo progetto, migliore rispetto all’attuale, per dare una risposta efficace al territorio e ai cittadini, che chiedono maggiori certezze su viabilità e sicurezza. Abbiamo una sola occasione: prepariamola e sfruttiamola al meglio possibile per il nostro territorio”.

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