Minniti (Lega): “Lavori pubblici, un fallimento per la giunta Tambellini”

E’ una bocciatura piena della giunta quella che sui lavori pubblici decreta il consigliere comunale della Lega, Giovanni Minniti: “Quod Barbari non fecerunt – esordisce – Tambellini e Marchini fecerunt”.

“Così – inizia Minniti -, può essere sintetizzata la fallimentare esperienza dell’amministrazione Tambellini anche nel settore dei lavori pubblici. In sette anni di amministrazione di sinistra nulla è stato fatto per migliorare le infrastrutture cittadine e per riqualificare vaste aree del territorio versanti in situazioni di degrado ed abbandono. Nulla è stato fatto per la ex manifattura, per il mercato Pulia, per il Carmine che addirittura si vorrebbe cedere ad una setta filippina, per San Concordio che ancora presenta quell’obbrobrio dello steccone per il quale vi è una annosa polemica su un progetto che, ritengo, non sarà mai realizzato. Dico questo, perché la cifra caratteristica dell’amministrazione Tambellini è quella semmai di iniziare lavori di qua e di là in città per dare l’impressione di fare qualcosa ma di non portarli mai a compimento a dimostrazione dell’inefficienza arruffona tipica di chi è chiamato a svolgere compiti gravosi senza possedere le necessarie competenze. Sono state fatte soltanto rotonde non sul mare ma sulla circonvallazione che aggravano il problema del traffico anziché risolverlo”.
“Non credo – prosegue Minniti -, che né il sindaco Tambellini né l’assessore Marchini siano andati a San Concordio per vedere, oltre allo scempio dello Steccone, il disastro dei marciapiedi in via della Formica divelti agli inizi di maggio ma tuttora incompleti e inutilizzabili dai pedoni e l’enorme sciocchezza della pista ciclabile in fase di realizzazione tra via della Formica e via Guidiccioni che non farà altro che restringere la carreggiata con aggravio dei rischi per il traffico veicolare. Spostandosi più in là i due aspiranti urbanisti dovrebbero rendersi conto degli ingorghi in via Ingrillini nell’intersezione con il passaggio a livello. Appare evidente che ciò che manca all’amministrazione Tambellini è una visione d’insieme nella complessa materia dei lavori pubblici, mancano organicità e programmazione e i lavoretti iniziati e mai conclusi sono figli dell’approssimazione arruffata. Fare le cose tanto per farle non è segno di buonsenso. C’è chi gioca a fare il piccolo chimico e chi, come Tambellini e Marchini i grandi urbanisti per cambiare il volto di Lucca”.

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