Comitato No 5G: ‘Sindaco fermi subito la sperimentazione’

Oltre 130 le firme in calce alla lettera inviata lo scorso lunedì (28 ottobre) al sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, dal comitato No 5G. Per conoscenza la missiva è stata recapitata anche al presidente della Provincia Luca Menesini. Si chiede l’immediata sospensione della sperimentazione del nuovo sistema, che vede Lucca nella terna di città europee insieme a Bristol e Barcellona, alla luce anche di alcuni recenti articoli scientifici che metterebbero in luce gli alti rischi dell’elettrosmog prodotto dal 5G.

“Preso atto con ritardo – si legge nella lettera – che la città di Lucca ha accettato di essere inclusa nella terna di città europee in cui si sta sperimentando il sistema di comunicazione senza fili di quinta generazione, detto 5G, che è sottoposto in tutto il mondo a critica crescente di scienziati e di istituti di ricerca a causa della sua pericolosità per gli esseri viventi tutti, chiediamo la immediata sospensione della sperimentazione e delle strutture operative connesse, anche alla luce delle ultime informazioni disponibili”. Una richiesta così argomentata: “Negli scorsi giorni due notizie rendono urgente questo provvedimento: l’ordine dei medici di Torino ha chiesto l’immediata sospensione delle sperimentazioni sul 5G in corso nella città e la modifica della legge sull’irradiazione elettromagnetica; dagli Stati Uniti in simultanea è arrivato il risultato dell’ultima ricerca indipendente del National toxicology program, reputato organismo scientifico. Leggiamo sul web: ‘Esito da brivido: l’elettrosmog rompe il dna’. La notizia viene confermata da ulteriori documentazioni scientifiche”. E ancora il comitato No 5G afferma: “Indipendentemente da queste notizie, riteniamo una grave responsabilità che lei, tutore della salute pubblica sul territorio, abbia consentito tale sperimentazione a Lucca data l’ampia letteratura scientifica esistente da tempo (oltre 10mila ricerche scientifiche) che informa circa l’accertata o potenziale pericolosità delle radiazioni elettromagnetiche, in particolare di quelle corrispondenti alle lunghezze d’onda utilizzate nel sistema 5G, non ancora del tutto studiate per ciò che in particolare riguarda gli effetti biologici. L’applicazione delle norme di legge esistenti in Italia – prosegue la lettera al sindaco – circa l’obbligo del rispetto del principio di precauzione e di quello di responsabilità avrebbero dovuto impedire l’adesione a questo programma denominato 5GCity senza che le cittadine e i cittadini siano state/i adeguatamente informate/i sui rischi a cui sono stati sottoposte/i”. E infine, le conclusioni: “Chiediamo pertanto che l’amministrazione da lei presieduta proceda ad un’adeguata e capillare informazione della cittadinanza sui vantaggi e sui rischi dell’applicazione di tale sistema di comunicazione senza fili noto come 5G, che in tale processo informativo venga inclusa l’organizzazione di un contraddittorio pubblico fra esperti di opposte opinioni nel quale le cittadine e i cittadini del Comune di Lucca o dei comuni limitrofi, i cui abitanti si recano a Lucca per motivi di lavoro e i cui studenti frequentano in buon numero le scuole nel comune di Lucca, possano indicare un nominativo di propria fiducia che venga messa a disposizione dei cittadini tutta la documentazione riguardante gli accordi con le società realizzatrici del progetto”. Il comitato, inoltre, chiede “che venga messa a disposizione la documentazione scientifica in base alla quale l’amministrazione ha ritenuto di procedere e assumere tale decisione, essendosi ritenuta garantita circa l’innocuità del sistema 5G”. “Si fa presente – prosegue la lettera – che gli allegati annunciati nel verbale telematico della delibera 2 del consiglio comunale del 30 aprile, il 22 ottobre scorso non erano disponibili. Chiediamo anche che venga resa nota tutta la documentazione relativa a quanto fino ad oggi realizzato in base al progetto, e in particolare quella relativa agli effetti della radiazione elettromagnetica sulla popolazione e sull’ambiente. Facciamo presente che alla voce telefonia mobile: conclusa la fase di concertazione, si legge: ‘La fase di concertazione si è conclusa nel mese di novembre 2015 con il termine della verifica di assoggettabilità al Vas il cui esito è stato la non necessità di attivazione della procedura. È possibile consultare tutta la documentazione della concertazione al seguente link: Fabbrica del cittadino – Programma di telefonia mobile Comune di Lucca. Tuttavia il 22 e successivamente il 23 ottobre, accedendo al sito, non è stato possibile trovarvi questa documentazione”. A nome di tutti i firmatari della lettera, il comitato provvisorio è costituito da Aldo Zanchetta, Cosimo Chines, Isabella Nutini, Paola Borrelli, Patrizio Marchi, Roberto Viani e Sabrina Neri.

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