Camera di commercio, consiglieri provinciali di centrodestra dicono no a accorpamento

Attacco a Menesini: "Inutile che ora si strappi le vesti"

“Il governo nazionale a guida giallo-rossa rispetti le specificità del territorio ed eviti di effettuare accorpamenti a tavolino di enti, quali le camere di commercio, senza valutare prima con attenzione le caratteristiche dei vari territori. Lucca merita rispetto, innanzitutto, per la sua storia ma anche e soprattutto per il potenziale che esprime attraverso un tessuto produttivo sano, competitivo e che è traino dell’economia non solo dei nostri territori. Doveroso che la nostra Camera di Commercio, tassello importante di tutto questo, resti quindi autonoma.”

Intervengono così in una nota congiunta i neoeletti consiglieri provinciali del centrodestra Serena Borselli, Riccardo Giannoni e Matteo Marcucci (gruppo Alternativa Civica centrodestra) e Mirco Masini e Ilaria Benigni (gruppo Lega Salvini premier).

“Siamo stati ben lieti di sostenere l’opportunità che l’ente camerale lucchese permanga autonomo, votando un ordine del giorno nel consiglio provinciale di insediamento. Speriamo di aver contribuito a dare un segnale al governo nazionale che possa così rivedere le proprie scelte originate da provvedimenti targati Partito Democratico quali la legge delega 124 del 2015. Fa specie – concludono i consiglieri del centrodestra – che Menesini e il gruppo di maggioranza presentino ordini del giorno per contrastare scelte portate avanti di fatto dalla loro stessa parte politica. Inutile stracciarsi le vesti, come provano a fare lui e il sindaco Tambellini, per dire di voler difendere i nostri territori quando i loro referenti nazionali si muovono esattamente nella direzione opposta”.

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