Di Vito (SiAmo Lucca): “Ospedale in mano a un fondo d’investimento, project financing danno alla comunità”

Il consigliere di opposizione torna all'attacco: "Il San Luca è una cambiale in bianco"

“Il project financing, lo strumento di finanziamento pubblico-privato con cui si è realizzato il nuovo ospedale,  è solo un danno alla comunità dei 170mila cittadini della Piana per i quali la struttura è stata realizzata. Oggi si assiste al passaggio della concessione dalla Astaldi al fondo d’investimento Equitix, senza che il sindaco Tambellini e le amministrazioni pubbliche abbiano detto una parola. Purtroppo il San Luca è una cambiale in bianco che stiamo pagando e dovremo pagare per almeno altri quindici anni”. Lo sottolinea in una nota il consigliere comunale di SìAmoLucca, Alessandro Di Vito.

“Già nel 2016, ovvero ad appena due anni dall’apertura del nuovo ospedale, l’allora concessionario aveva manifestato l’intenzione di “vendere l’ampia serie di servizi non sanitari (manutenzione, pulizie, verde, trasporti, ristorazione, lavanderia, sterilizzazione, smaltimento rifiuti) e commerciali (parcheggi, bar, negozi, edicola) in sua gestione – spiegaDi Vito – Per cui oggi non ci sorprende la notizia che altri si prenderanno in carico la gestione del nostro come degli altri tre nuovi ospedali toscani, e crediamo che non finisca proprio qui la questione perchè ci aspettiamo altre sorprese nei prossimi quindici anni”.

“Quello che ci preoccupa – aggiunge Di Vito  – è che la cambiale in bianco di cui abbiamo parlato precedentemente, trova fondamento nel fatto che non si sa mai quanto si deve al privato: recentemente al canone base di circa 12 milioni di euro l’anno che Lucca si trova costretta a pagare per 22 anni, ne sono stati corrisposti altri 800 mila al privato a conguaglio dell’anno 2016. Il piano economico finanziario del San Luca è come un mare in tempesta, non sai mai quando finisce la tempesta ma poi ritorna e così via”.

Prosegue l’esponente di SìAmoLucca: “Il sindaco Tambellini, che per il nuovo ospedale votò a favore quando era all’opposizione, paga pesantemente questa scelta con servizi inadeguati, con impoverimento economico per i mutui oltre ventennali che è costretto a pagare al pubblico e al privato (in questo caso tramite il canone di concessione), con i servizi offerti da un unico operatore con impossibilità di una scelta libera, con un concessionario che fa da padrone di una struttura di proprietà del cittadino. E la nostra amministrazione comunale e tutti gli altri sindaci della Piana di Lucca se ne stanno in silenzio di fronte ad un passaggio di consegne tra concessionari i cui introiti saranno investiti al di fuori della nostra realtà territoriale”.

Conclude Di Vito: “Riteniamo che questo potesse invece essere il momento di riflessione e discussione politica sul sistema project financing e far sì che gli stessi servizi affidati ad Astaldi ritornassero nelle mani dei lucchesi“.

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