Coronavirus, l’appello di Rossi a medici e infermieri in pensione: “Tornate in servizio”

Il governatore: "Spero di no, ma temo che avremo bisogno di voi"

Un appello a medici e infermieri pensionati affinché ritornino in servizio. È quello che ha fatto il presidente della Regione, Enrico Rossi, a tutti gli operatori della sanità toscana che hanno lavorato direttamente o in convenzione con la sanità pubblica.

“La Toscana – ha detto – ha bisogno di tutta la vostra esperienza e capacità di lavoro”. Il presidente ha spiegato che sarà possibile assumere tutti coloro che si dichiareranno disponibili a rientrare in servizio attraverso contratti libero professionali di sei mesi, rinnovabili, e con un compenso pari all’incirca a quello che ciascuno percepiva prima di andare in pensione.

Il suo invito è dunque quello a telefonare, a partire dalla mattinata di domani, agli uffici del personale delle rispettive aziende di riferimento per fornire i propri dati e la propria disponibilità a tornare temporaneamente al lavoro.

Rossi ha detto che “si può sperare il meglio, ma occorre essere pronti al peggio” e ha aggiunto che chi si dichiarerà disponibile “se ci sarà bisogno, verrà chiamato”.

“Stiamo predisponendo – ha spiegato il presidente – nuove strutture e nuovi servizi, nuovi posti di terapia intensiva, ma anche cure intermedie sul territorio, alberghi sanitari, così da sviluppare più possibile la capacità di cura del Servizio sanitario regionale. Spero di no, ma temo che avremo bisogno di voi”.

Per Rossi sanità e salute sono beni essenziali e quello sanitario è “un servizio che ci fa sentire partecipi di una comunità in cui si condividono sofferenze, gioie e dolori”.

“Spero molto – questa la sua conclusione – e con me tutti i cittadini della Toscana, in una vostra risposta positiva e per questo vi ringrazio”.

 

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