Emergenza coronavirus, 5 milioni di minori entrate per il Comune di Lucca. In Consiglio le misure per il rilancio

Seduta fiume in videoconferenza, ma niente ok bipartisan all'ordine del giorno sulle iniziative economiche. Sì al testo su prevenzione e dispositivi di protezione

“Garantiamo la sopravvivenza di imprese e famiglie con il fondo di mutuo soccorso, per poi aprire la fase del rilancio con idee costruttive, a partire dalla creazione di posti di lavoro nel settore delle pubbliche infrastrutture”. Lo afferma il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, in occasione del consiglio straordinario convocato oggi (10 aprile) sull’emergenza Covid-19. Primo firmatario della richiesta – pervenuta da SìAmo Lucca unitamente ai consiglieri Marco Martinelli, Simona Testaferrata, Fabio Barsanti e Massimiliano Bindocci – è Remo Santini di SiAmo Lucca.

Un minuto di silenzio, in apertura, per ricordare tutte le persone scomparse a causa del Covid19 ed un ringraziamento speciale a chi opera in prima linea ogni giorno giungono dal presidente del consiglio comunale, Francesco Battistini. “Un ringraziamento – dichiara – va a chi si adopera ogni giorno per curare e fare assistenza, provando a debellare questo virus: gli operatori della sanità pubblica, le associazioni di volontariato, la Protezione civile, i dipendenti comunali. Un pensiero, inevitabile, ai tanti morti per questo virus”.

Poi la parola passa a Remo Santini che illustra i motivi della richiesta per l’opposizione: “Finalmente – commenta il capogruppo di SìAmo Lucca – possiamo confrontarci, perché si tratta di una discussione non più rinviabile. Speriamo che in questa seduta si attivi un confronto urgente. I gettoni di presenza li devolveremo per l’acquisto di materiale sanitario per il personale del San Luca impegnato nella lotta al coronavirus”.

Poi Santini attacca, lamentando la mancanza di collaborazione sul tema da parte della maggioranza: “L’opposizione ha cercato di essere collaborativa fin da subito, ma non è stata coinvolta in alcuna fase. Nonostante questo, abbiamo continuato a proporre soluzioni, mostrando responsabilità. Sul tavolo verranno portate proposte di provvedimenti concreti, incentrati sulle modalità per affrontare l’emergenza”.

L’intervento del sindaco

Sulla questione interviene a lungo il sindaco Alessandro Tambellini, ristabilito dopo aver contratto il coronavirus ed essere anche stato ricoverato in ospedale: “Bene il confronto in un momento inatteso e straordinario per tutti. Eppure – ricorda – avvisaglie erano già state sollevate nel passato. L’emergenza straordinaria è stata avviata dal governo il 31 gennaio e noi siamo andati avanti con i provvedimenti indicati: i Comuni non possono anticipare autonomamente alcune decisioni”.

Un ringraziamento a tutti coloro i quali sono all’opera in quesa fase difficile, arriva anche dal primo cittadino, che poi rileva: “L’emergenza non è più ospedaliera, quella situazione è ampiamente sotto controllo. I letti sono occupati al 60 per cento, l’emergenza si sposta ora al livello della sanità territoriale. Dobbiamo ripensarne l’impostazione, perché nel corso del tempo ha subito notevoli sacrifici”.

Per il sindaco l’ospedale San Luca ha fatto ampiamente il suo dovere nell’emergenza: “Grazie alla sua capacità di allagarsi e contrarsi, lo dico anche per esperienza diretta, ha dimostrato di essere una grande macchina sanitaria”.  Sul Campo di Marte le idee sono chiare: il primo cittadino ribadisce che si tratta del luogo d’elezione per sviluppare la sanità territoriale, ideale per trattare la fase post acuta della malattia. Vogliamo che resti la sua funzione sanitaria, per esercitare una continuità di servizi per i pazienti e questo è anche l’indirizzo della Regione”.

Tambellini rammenta inoltre l’apertura del Fondo di mutuo soccorso, aperto con il versamento di risorse per 100mila euro dal Comune: “Niente vieta che si possano aggiungere ulteriori risorse, da parte del Comune e dei privati. Questo fondo deve aiutare per sostenere l’attuale sopravvivenza delle attività e per lanciare la fase della ripartenza”. La distribuzione degli aiuti erogati tramite il Fondo sarà affidata alle commissioni consiliari, sotto la supervisione di almeno due garanti (nominato uno per parte da maggioranza e opposizione) per monitorare il trasferimento delle risorse.

Palazzo Orsetti mantiene alcuni vincoli fondamentali anche in questa fase: il primo è quello di continuare a erogare i servizi al cittadino. “Il mantenimento della struttura – spiega il sindaco – va in questa direzione”.
Riguardo alla proposta di utilizzo delle risorse derivanti dalla vendita di Gesam Gas e Luce, invece, “bisogna ricordare che una parte di quelle risorse è già impegnata con Geal per stabilire il collegamento con Nozzano. Inoltre – specifica Tambellini – esiste una antica pattuizione con Ferrovie dello Stato, relativa allo scalo merci, che andrà in scadenza nel 2021. Si tratta di situazioni che devono essere affrontate”.

Come si riparte dunque? Il primo momento è quello relativo all’immissione di liquidità per famiglie ed aziende. “Studiamo insieme le modalità di sostegno, perché la questione della liquidità non può durare all’infinito. Serve per la sopravvivenza, ma la ripartenza va assicurata con idee ulteriori”. Una potrebbe essere la formazione di nuovi posti di lavoro nell’ambito degli investimenti pubblici. “C’è un territorio da conservare – ricorda il ponte crollato ad Aulla – e per questo ho scritto al ministro per ottenere una sburocratizzazione importante”.

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Poi c’è il tema del rilancio per il turismo e per gli avvenimenti culturali, in prospettiva 2021.
Un monito però arriva rispetto a sistema della tassazione: “Per la raccolta dei rifiuti vale tra i 25 ed i 27 milioni di euro e non è pensabile che tutto questo possa essere assunto da un Comune. L’unità è essenziale in questa fase, l’importante è rimanere nell’ambito delle idee concretamente realizzabili”.

Raspini e l’emergenza coronavirus

L’assessore al personale e alla protezione civile, Francesco Raspini ricostruisce la fase dell’emergenza, iniziata ufficialmente il 9 marzo, in corrispondenza del primo caso di contagio. “L’assetto da crisi – rammenta – era già iniziato nella settimana precedente, quando abbiamo avuto notizia del focolaio a Capannori. La positività del sindaco ha imposto – osserva – la necessità di prendere provvedimenti tesi al funzionamento di uffici e servizi in anticipo rispetto ad altri Comuni”. L’assessore ha poi ricostruito l’allestimento dello smart working e la complessa fase delle comunicazioni con l’Asl.

Capitolo mascherine: “Abbiamo portato avanti per settimane un’intensa attività per reperire mascherine per gli operatori del sistema sanitario. Questo perché a marzo la situazione si è fatta davvero critica e, anche se non era nostra competenza, abbiamo provato a fare qualcosa per loro: ci hanno ringraziato, facendoci sapere che in questo modo hanno potuto lavorare in sicurezza”.

Raspini torna poi sulla polemica aperta in questi giorni, relativa alle mascherine da reperire per i cittadini: “L’ho trovata poco comprensibile, per il Comune sarebbe stato un investimento enorme, non avevamo possibilità di reperirle sul mercato nel numero sufficiente né avevamo possibilità produttive. Siamo riusciti a trovarne al massimo 21mila ed erano comunque monouso, non avremmo mai potuto fornirle ai 90mila residenti di Lucca”. Le mascherine fornite agli operatori sanitari hanno consentito di svolgere visite in sicurezza, ricorda. “Sento abusare dell’espressione ‘siamo in guerra’ – continua – e ricordo allora che in questi periodi le risorse sono scarse. Poi è intervenuta la Regione, con una potenza di fuoco ben diversa e ha permesso la distribuzione delle mascherine alle famiglie”.

Di Vito (SiAmo Lucca) e il problema della sanità

Il consigliere di SiAmo Lucca, Alessandro Di Vito ripercorre la questione dell’emergenza coronavirus ricordando come nell’ultimo consiglio comunale dello scorso 5 febbraio aveva segnalato l’esistenza di un problema serio anche per Lucca: “Chiedevo di conoscere le misure messe in atto per informare la cittadinanza, per diffondere la cultura della prevenzione, la più efficace arma in assenza di un vaccino. Quindi – rileva – questa situazione era nota già a inizio febbraio, ma non mi è stata data la possibilità di presentare questa istanza in consiglio comunale”.  Inoltre, afferma, “le mascherine chirurgiche non servono a niente per la protezione dei sanitari, che devono essere dotati di mascherine Fpp 2 o Fpp3 oltre che di coperture per gli occhi”.

L’iperafflusso di barellati al pronto soccorso, ricorda, poteva essere evitato già in un primo momento. “Al San Luca non è andato tutto bene – attacca – perché mancavano le protezioni individuali per gli operatori che sono fondamentali per organizzare un ospedale Covid19. Anche sul territorio – affonda – abbiamo mandato i medici allo sbaraglio”. Di Vito ricorda in poi che l’esistenza di una ditta – la Cisa di Mugnano – che permette la sanificazione delle mascherine per il loro utilizzeo: “Ho avanzato la proposta di rivolgersi alladditta il 18 marzo scorso, ma nessuno ha ascoltato. Potevamo rigenerare ogni giorno fino a 3mila mascherine Fpp2 e Fpp3”.

Mercanti: “Attività produttive in ginocchio”

Di effetti devastanti sull’economia locale parla l’assessora alle attività produttive Valentina Mercanti: “In attesa delle riaperture stiamo lavorando – afferma – ad un programma di rilancio che garantisca liquidità alle imprese, ma anche un ripensamento di alcune attività che dovranno riconvertirsi. Il fondo del mutuo soccorso sarà necessario per l’emergenza, ma sarà strategico anche per la ripartenza”.

“Anche quando potremo uscire – evidenzia – lo faremo in modo diverso rispetto al passato. Per questo ci faremo promotori di un tavolo congiunto con imprese e sindacati: siamo consapevoli che le misure ad oggi proposte dal governo non sono sufficienti per tutelare le imprese”. Sotto questo profilo è necessario, torna a ribadire, chiedere ai proprietari di abbassare gli affitti dei fondi: “Chiasso Barletti in questo senso è un esempio – ricorda – di quello che si può fare”. Per Mercanti “bisogna integrare le vendite online con quelle offline, perché la rete rappresenta una risorsa irrinunciabile. Puntiamo sul made in Lucca, sulla nostra qualità: con l’assessore Ragghianti stiamo già lavorando a campagne di comunicazione volte, almeno in una prima fase, al turismo nazionale”.

Ragghianti: “Dopo la crisi meno eventi ma di qualità”

L’assessore Stefano Ragghianti si sofferma sul duro colpo subito dal settore del turismo. “Microimprese e lavoratori autonomi soffrono in modo particolare – rileva – e penso che i provvedimenti del governo siano del tutto insufficienti. Dal 2009 al 2018 la piana di Lucca ha visto una crescita del settore per il 25%, che ha mitigato le crisi precedenti. Siamo in stretto collegamento con Anni toscana e Toscana Promozione, per strutturare la ripartenza”. Una proposta è quella di riconvertire una porzione di abitazioni per locazioni brevi in locazioni di lunga durata, per tutelare il settore alberghiero.

Anche il calendario culturale subirà ribaltamenti: “Dobbiamo ripensare il Vivi Lucca, razionalizzando e riducendo fortemente gli eventi, puntando su quelli che hanno ampio valore storico e culturale per la città. Vogliamo aprirci ad una proposta colta e popolare: occorre un grande piano strategico per la cultura ed il turismo lucchesi”. L’attenzione, secondo Ragghianti, si sposterà dagli eventi agli istituti fisici, dai musei in poi: “Inoltre – conclude – non è più possibile quella galassia di microrganismi che hanno caratterizzato il settore in questi anni”. Lucca, sostiene, era già davanti a un bivio prima dell’emergenza Covid19: “Non eravamo un luna park in mano a Airbnb prima del virus, non sarà la città dei morti viventi dopo”.

Sociale, Giglioli elenca gli interventi messi in campo

L’assessora Valeria Giglioli soppesa invece la situazione dal punto di vista del sociale: “Abbiamo messo in campo risposte concrete e rapide per aiutare nelle situazioni di fragilità. Un’attenzione particolare è andata agli anziani – non si registrano casi Covid 19 nelle Rsa lucchesi – mentre sugli altri fronti abbiamo agito attivando uno sportello per il supporto psicologico ed il sostegno alle famiglie con la consegna delle spese a domicilio per chi è in difficoltà”. Giglioli ricorda anche la cifra di 470mila destinata al Comune per chi vive in condizioni di indigenza: “I buoni saranno distribuiti a seconda delle necessità”. Un’altra sponda è quella fornita dal contributo affitto per le famiglie. Per le persone senza fissa dimora – ancora – è stato allestito uno spazio di supporto al foro boario, che si integra con quello già esistente in via Brunero Paoli.

Fronte disabilità: “Non possiamo lasciare sole le famiglie, con Anfass il confronto è costante per aiutarle con servizi domiciliari”. Al carcere San Giorgio di Lucca, inoltre, non risultano ad oggi casi di Covid19.

Lemucchi: “Minori entrate per 5 milioni di euro”

All’assessore Giovanni Lemucchi il compito di fotografare gli effetti del coronavirus sui bilanci comunali: “Abbiamo in programma di approvare entro maggio il bilancio consuntivo, mentre l’assestamento nel mese di luglio. L’impatto delle minori entrate si può quantificare in una misura non inferiore ai 5 milioni di euro, che potrebbero aumentare ancora – anche di 2-3 milioni – se il blocco continuerà. La voce che peserà maggiormente è quella relativa al turismo – tassa di soggiorno in primis – oltre alle entrate derivanti da suolo pubblico, sanzioni amministrative, pubblicità e concessioni edilizie”. Anche le spese saranno ridotte, ma compenseranno le mancate entrate solo parzialmente: “Penso agli eventi che non si faranno – specifica – ed a certi servizi che non saranno effettuati”.

La fase della ripartenza, tuttavia, dovrà essere sospinta dal governo: “Stresseremo il bilancio per ricavarne il massimo delle risorse, ma questo da solo non può bastare. La moratoria sui mutui concessa dalla Cassa depositi e prestiti e da altri istituti di credito ci avvantaggiano, ma dobbiamo capire i nostri margini di manovra. Faremo tutto il possibile, fermo restando l’esigenza di non affossare il bilancio dell’ente, per continuare a garantire i servizi essenziali”.

L’assessore ha poi parzialmente aperto alle sollecitazioni dell’opposizione sull’utilizzo dei fondi della vendita di Gesam Gas e Luce, dicendo che è allo studio anche la possibilità di attingere a quella somma.

Vietina e la scuola: “Le famiglie sono provate”

All’assessora Ilaria Vietina il compito di ricordare le problematiche connesse alla sospensione delle attività didattiche. “Le famiglie sono provate – evidenzia – specialmente quelle che non hanno a disposizione una sufficiente quantità di strumenti telematici. L’attenzione va inoltre alla difesa dei servizi e delle attività private che non vedono più entrare i contributi da parte delle famiglie”.  Per fronteggiare questa emergenza si lavorerà su più livelli.
“Abbiamo sospeso i pagamenti delle rette in scadenza per gli asili nido, studiando anche forme di restituzione laddove non sia prevista l’adesione al servizio per l’anno successivo. Dalla prossima settimana – annuncia – si attiverà anche uno sportello di ascolto telefonico, per affrontare gli aspetti educativi”.
Un intenso lavoro è in corso anche per la didattica a distanza: “L’idea è quella di condividere i materiali, facendo in modo che nessuno resti indietro, evitando al contempo l’eccessivo invio di compiti a casa in questa fase. Dobbiamo – aggiunge – anche evitare i rischi di una dipendenza tecnologica in un momento di isolamento”.

Il dibattito e gli ordini del giorno

Il consigliere della Lewga Giovanni Minniti, dal canto suo, parla di “tsunami generale” alludendo alla “crisi più grande dopo la seconda guerra mondiale”. Di conseguenza “dobbiamo pensare alle misure economiche a sostegno delle famiglie e delle attività economiche di Lucca. La nostra proposta (uno dei cinque ordini del giorno presentati, ndr)  prevede tra le altre cose l’annullamento o riduzione della tariffa Imu, dell’imposta sui rifiuti, la riduzione dell’addizionale Irpef comunale”. Inoltre con il testo si invita all’adozione di una campagna di comunicazione per sostenere i negozi fisici.

Il consigliere Enrico Torrini (SiAmo Lucca) invece attacca, accusando la giunta di essere andata fuori tema con la lunga discussione nel Consiglio ‘virtuale’. “L’excursus su cosa è stato fatto arriva fuori tempo massimo. Non c’è stata una collaborazione fattiva – afferma – con la minoranza, anche se l’abbiamo sempre invocata. Oggi è necessario che le nostre aziende ripartano il prima possibile: serve per loro l’annullamento dei tributi, per una vera ripartenza. Non aspettiamo che le cose ci arrivino dall’alto, facciamoci sentire affinché il governo assuma i provvedimenti necessari”.

La consigliera Chiara Martini (Pd), presidente della commissione bilamcio, espone invece l’ordine del giorno da parte della maggioranza, l’unico che poi sarà approvato conm 19 voti favorevoli (la maggioranza più Buchignani di Fratelli d’Italia) per quella che deve essere “un’opera di ingegneria idraulica che disseti tutta la città”. Per Martini servono indirizzi concreti “per mettere in pratica un supporto che unisce maggioranza e opposizione. Per questo chiediamo di sviluppare un percorso di medio lungo periodo per sostenere i cittadini e le imprese. Serve incrementare le risorse per sostenere le persone più fragili, potenziare campagne comunicative per informare la cittadinanza sui corretti comportamenti da tenere e completare il sistema di funzionamento del Fondo di mutuo soccorso. Vogliamo inoltre agire per rivalutare la tassazione, abbassare i canoni di locazione e per semplificare la macchina amministrativa”.

Un ordine del giorno viene illustrato anche dal consigliere di Siamo Lucca, Alessandro Di Vito, per attivare misure di prevenzione e di controllo. “Dobbiamo mantenere la consapevolezza che ci troviamo sempre in una fase di emergenza sanitaria, prevedendo l’obbligo di indossare sempre la mascherina. Servono inoltre un protocollo per spiegare i comportamenti da tenere una volta concluso il lockdown e un’attività di sanificazione generale. Valutiamo, infine, l’impatto dell’inquinamento atmosferico come veicolo del virus”.

Il consigliere di Sinistra con Tambellini, Pilade Ciardetti ricorda gli interventi compiuti fino ad oggi, evidenziando che “siamo stati in grado di reggere e di fornire risposte adeguate. Non siamo arrivati fuori tempo massimo: il San Luca viene proposto come modello per la gestione dell’emergenza, mentre il Campo di Marte non ha dovuto supplire alla fase di acuzie. Rimaniamo uniti perché nessuno si salva da solo. Questa piaga dovrà cambiare anche il modo di pensare, di lavorare e di fare politica”.

Poi a prendere la parola è la consigliera Simona Testaferrata. Il suo è un intervento che si focalizza sulle famiglie con disabilità: “Questo è un tema che sconvolge le famiglie, le parole devono essere accompagnate dai fatti. I tavoli sono importanti, ma poi servono stanziamenti da gestire”. Secondo la consigliera serve puntare “su una corretta informazione per far comprendere alle famiglie che alcuni ragazzi con disabilità hanno anche bisogno di uscire ogni tanto, per ripristinare la loro routine, che è fondamentale”.

Il consigliere di Fratelli d’Italia, Nicola Buchignani, ancora, auspica un accordo per un ordine del giorno condiviso, prima di soffermarsi su alcuni dei principali problemi dettati dal Covid19. “Bisogna rilanciare le nostre imprese al più presto. Il governo non può pensare di finanziare la ripartenza indebitando le aziende con un finanziamento: serve liquidità anche a fondo perduto, per almeno il 20 per cento. Serve inoltre una sorta di condono, perché è impensabile che le aziende possano ripartire con il fatturato pre Covid”. In conseguenza della diminuzione del fatturato serve inoltre “ridurre i canoni di affitto per gli esercenti, che non possono più pagare come prima”. Per Buchignani si potrebbe anche allungare la gratuità della sosta in centro e, inoltre, “dovremmo rilanciare gli acquisti nei negozi fisici con una grande campagna on line”. In tutto questo, ammonisce, bisogna fare in modo che lo stop di un anno non equivalga alla morte di tutte le manifestazioni che si svolgono a Lucca, poiché hanno un grande impatto economico sulla città.

Un plauso al lavoro di medici e infermieri giunge anche dalla consigliera Donatella Buonriposi: “Per fortuna che c’è il San Luca – afferma – con un personale preparato. Un grazie va anche alla protezione civile: in casi come questi capiamo quanto sia necessario implementarla”. Infine, la proposta: “Dobbiamo anche riflettere sulla eventuale riapertura delle scuole e sulle modalità giuste. Probabilmente serviranno una frequenza alterna e dei turni, già dal prossimo settembre. Per nidi e materne sarà davvero difficile mettere tutto in sicurezza, ma sappiamo che le famiglie hanno bisogno di usufruire di questi servizi. Cominciamo a parlarne fin da ora, per non farci trovare impreparati”.

Per il consigliere di Casapound, Fabio Barsanti “è necessario fare pressioni sul governo, ma dobbiamo fare i conti con una classe dirigente remissiva e deludente. Stiamo dando mandato di legarci ai meccanismi dell’Ue per il nostro futuro. Salvo le poche risorse erogate ai Comuni, il resto non è pervenuto ad oggi. Alle imprese – ricorda – viene dato un prestito da rendere, peraltro con tempi lunghissimi. I bonus a partite Iva e lavoratori autonomi sono briciole. Oggi paghiamo scelte politiche sbagliate, fatte negli anni precedenti, specialmente in termini di sanità. L’ordine del giorno della maggioranza? Quelle proposte si potevano mettere sul banco molto prima, mi sembra che per un mese e mezzo si sia dormito. Inoltre – chiede – dove troveremo le risorse? È tutto molto teorico e poco concreto”.

Dalla minoranza proviene un ulteriore ordine del giorno, di nuovo presentato dal consigliere Alessandro Di Vito. “Sono mancate una cabina di regia ed un’informazione adeguata sul territorio. Per questo presentiamo proposte per potenziare l’organizzazione sanitaria locale a fronte dell’emergenza Covid19. Ricordiamo – precisa – che i cittadini della Piana di Lucca hanno 210 posti letto in meno rispetto a quelli che gli spetterebbero. Per questo – ammonisce – no allo spezzatino della sanità, l’area di Campo di Marte deve rimanere riservata a servizi socio sanitari. Questo è fondamentale oggi – precisa – anche in virtù della mancanza di un piano strategico con gli altri Comuni della Piana. Chiediamo inoltre che siano integrati i posti letto mancanti”.

Anche la consigliera Pd Cristina Petretti, che ha la delega alla sanità, offre un’angolatura dal punto di vista sanitario, in ragione della sua professionalità. “Non è stato necessario attivare i 62 posti letto al Campo di Marte, perché i letti destinati ai pazienti Covid sono occupati al 60 per cento. Questo grazie alla organizzazione del San Luca, capace di ampliarsi e contrarsi a seconda della domanda. In questa situazione di emergenza, inoltre, Campo di Marte ha assolto alla sua funzione di pubblica e socio-sanitaria che noi come maggioranza abbiamo sempre ribadito. Sono d’accordo – precisa – sull’aumento dei posti letto al San Luca”.

Lungo l’intervento del consigliere Marco Martinelli, che presenta un altro ordine del giorno per il sostegno a famiglie e imprese concordato con l’opposizione. Il consigliere in apertura ha ricordato l’importante lavoro che ogni giorno svolgono le donne e gli uomini delle forze dell’ordine, il personale sanitario, della protezione civile
“I cittadini di Lucca – ha dichiarato Martinelli-  hanno il diritto di pretendere un’amministrazione comunale che non guarda al proprio tornaconto elettorale, che non aspetta gli aiuti dagli altri enti ma che agisca, che metta in campo fin da subito tutte le risorse, tutti gli sforzi necessari per guardare al futuro con più ottimismo potendo contare su risorse già inserite nel bilancio di previsione”.

“Con quale faccia – ha attaccato Martinelli – il Comune chiede ai privati di mettere soldi dentro il fondo di mutuo soccorso quando l’amministrazione Tambellini che lo istituisce ci destina solo delle briciole (100mila euro) invece di mettere dentro i milioni di euro destinati al Comune dalla vendita di Gesam Gas e Luce? Prima sia il Comune a dare il buon esempio e poi chieda agli altri”. “L’assessore Mercanti – ha proseguito Martinelli – anche oggi annuncia solo buone intenzioni, ma con i propositi le persone non mangiano e i titolari di attività non riaprono le saracinesche. Oggi ci saremo aspettati l’annuncio della cancellazione dei tributi mentre le misure fino ad oggi prese dal Comune di Lucca hanno solo il carattere di differire nel tempo il pagamento dei tributi locali. I cittadini di Lucca non possono vivere con l’angoscia di dover pagare tra due/tre mesi le tasse. Come fa il sindaco a chiedere ai proprietari degli immobili destinati ad uso commerciale di sospendere e calmierare gli affitti quando è il primo che non sospende l’affitto del suolo pubblico richiesto ai titolari di attività? Dia il buon esempio ie cancelli la Cosap per il 2020 e l’Imu ai proprietari degli immobili affittati ad esercizi commerciali”.

Martinelli ha poi presentato le proposte del centrodestra: “Chiediamo all’amministrazione Tambellini di mettere da parte le precedenti intenzioni e di operare una variazione di bilancio, al fine di destinare per intero gli oltre 8 milioni di euro, destinati al Comune di Lucca dalla vendita di Gesam Gas e Luce, a sostegno delle famiglie e dell’economia locale; cancellazione per tutto l’anno 2020 dei tributi di competenza comunale; prevedere la sospensione del pagamento delle rette in scadenza per la frequenza di asili nido, scuole dell’infanzia e scuole di ogni ordine e grado e di ogni altro servizio ad essa connessi – servizi di ristorazione, scuolabus, ecc. – per i periodi di sospensione dei servizi educativi, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 ovvero riduzione dei relativi importi in proporzione ai giorni di effettivo svolgimento dei servizi. Nel caso di pagamenti parziali o di pagamenti complessivi in un’unica soluzione già effettuati in anticipo rimodulazione degli importi delle rate successive (anche eventualmente riferite al prossimo anno scolastico) mediante compensazione/scomputo degli importi delle quote già pagate e non dovute per mancata fruizione dei servizi nei periodi di sospensione a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19″.

“Abbiamo offerto e stiamo offrendo soluzioni per aiutare Lucca – ha concluso Martinelli- ad uscire da questa grave crisi, ma la maggioranza ci ha finora relegati al ruolo di spettatori. Attendiamo oggi dall’amministrazione Tambellini un’inversione di tendenza ed una apertura al dialogo ed al confronto che sino a questo momento è mancata. Il momento è adesso la città ha bisogno di fatti concreti con cui affrontare e superare la crisi”.

Per Renato Bonturi, capogruppo Pd “ci sono possibilità per un lavoro unitario per far fronte all’emergenza sanitaria, economica e sociale. Noi – ha detto – dobbiamo offrire una sorta di camera di compensazione a chi sta sopportando totalmente il peso della crisi. È questo il senso del fondo di mutuo soccorso che abbiamo istituito in Comune”. Bonturi ha respinto poi i testi degli ordini del giorno che chiedono un sacrificio totale alle casse comunali ma si è detto favorevole a quello sulle misure di contrasto al contagio presentato dal consigliere Di Vito.

Per Claudio Cantini, capogruppo di Lucca Civica c’è una incongruità nelle aperture dell’opposizione: “Non si può chiedere – dice – di annullare tutti i tributi comunali perché questo significherebbe automaticamente chiudere tutti i servizi. Anche su Gesam, poi, occorre calibrare la mira visto che innanzitutto le risorse non sono quelle inizialmente sbandierate dall’opposizione e che gran parte di quelle hanno già una destinazione”.

Massimiliano Bindocci del Movimento Cinque stelle è polemico nei confronti della maggioranza: “C’è stata – ha detto – una grandissima lacuna del Comune e del Consiglio, che non ha detto nulla per giorni. Avete fatto quello che vi pare  e volete continuare a fare quello che vi pare. È per questo che viene fuori un ordine del giorno tristissimo della maggioranza in cui non c’è nessuno che si sente assistito adeguatamente. Non c’è una parola di concretezza per cui non otterrete il voto unitario che auspicavate. Sì, invee, all’ordine del giorno Martinelli se pur esagerato nel tagliare tributi.

Il botta e risposta fra i consiglieri

Prima delle dichiarazioni di vito il botta e risposta fra consiglieti chiarisce le diversità di posizioni. Per Torrini “lo stop alle imposte locali per tutti serve a togliere ogni alibi al governo centrale”. Risponde il consigliere Pd, Roberto Guidotti che invita “a mettere da parte offese, calunnie e facili promesse. Tutto è cambiato e serve serietà e responsabilità”. Gli fa eco ancora Claudio Cantini di Lucca Civica che ribadisce: “Se non si pagano le tasse comunali si chiudono tutti i servizi. Serve serietà e concretezza”.

Non manca neanche la polemica a distanza nell’opposizione fra Marco Martinelli e Giovanni Minniti. Martinelli sottolinea come la richiesta è quella della “cancellazione di Cosap e dell’Imu per gli immobili a destinazione commerciale per tutti”. Poi risponde al collega dell’opposizione che nell’intervento aveva sottolineato come non fosse percorribile la possibilità di destinare i fondi per l’emergenza dalla vendita di Gesam Gas e Luce. “Minniti pensi, invece, al fatto che copia comunicati stampa di un suo collega di un Comune qui vicino”. Minniti risponde stizzito: “Abbiamo chiesto di introdurre – dce – provvedimenti strutturali per aiutare tutti. Sono proposte principalmente per chi ha cessato le attività lavorative. Quanto a Gesam Gas e Luce vorrei ricordare che i proventi della vendita non possono essere destinati liberamente alle esigenze del Comune. Se così fosse la Corte dei Conti ci salta addosso. Mozioni copiate? Io l’ho presentata per primo, semmai sono altri che copiano”.
Minniti ha comunque votato l’ordine del giorno presentato da Martinelli e dall’opposizione.

Le dichiarazioni di voto

Quasi tutte scontate le dichiarazioni di voto finali così come l’esito di un voto reso complesso dal sistema di videoconferenza

Santini (SiAmo Lucca) esprime “soddisfazione e amarezza per lo svolgimento del Consiglio. Soddisfazione perché si è potuta fare grazie alla richiesta responsabile dell’opposizione. Ma questo fa il paio con la pochezza della maggioranza”. Santini annuncia il voto favorevole agli ordini del giorno dell’opposizione e il no a quello della maggiorana. “La speranza è – chiude – che ci sia un cambio di passo nei rapporti con maggioranza e opposizione”.

Anche Martinelli annuncia il voto favorevoli agli odg di opposizione e quello contrario ai testi di maggioranza che “parla solo di cose illusorie”.

Cantini (Lucca Civica) fa ironia: “Noto come sull’ordine del giorno sul sostegno famiglie il consigliere Minniti dà ragione alla maggioranza – dice – Martinelli, dal canto suo non si legge gli ordini del giorno: scrive una cosa e ne dice un’altra. Voteremo a favore sull’ordine del giorno relativo alle misure sanitarie, nonostante nell’ultimo punto non ci siano evidenze scientifiche sulla necessità di sanificazione”.

Voto a favore da Nicola Buchignani (Fratelli d’Italia) a tutti gli ordini del giorno presentati: “La strada giusta è l’apporto di tutti per superare la crisi”.

Alla fine passa all’unanimità (26 presenti) l’ordine del giorno dell’opposizione sulla necessità di misure di contenimento del virus anche dopo il lockdown e con 19 voti favorevoli l’ordine del giorno della maggioranza. 18 voti contrari e 8 voti favorevoli, invece, per i tre ordini del giorno presentati dall’opposizione.

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