Comune di Lucca, i conti in commissione: “Avanzo del 2019 ci fa stare più tranquilli nell’anno del Covid”

L'assessore Lemucchi e il dirigente Paoli: "Sette milioni per le spese certe e il piano delle opere pubbliche"

I conti in ordine del Comune di Lucca come piccolo argine all’emergenza economica legata al coronavirus. Questo è quanto emerge dalla discussione in commissione bilancio della rendicontazione 2019 e del bilancio armonizzato.

Un testo inevitabilmente molto tecnico e complesso che è stato illustrato ai consiglieri dal vicesindaco e assessore al bilancio Giovanni Lemucchi e dal responsabile dei servizi finanziari Lino Paoli.

“Questa è la fotografia – spiega Lemucchi – al 31 dicembre del 2019, una data che sembra da tutti i punti di vista lontana anni luce da adesso. Va detto, comunque, che il 2019 è stato chiuso in maniera tranquilla e la cosa ci consente di affrontare un po’ più serenamente la situazione, in particolare la chiusura del 2020. A luglio, poi, affronteremo con l’assestamento di bilancio la nuova allocazione di risorse, molto cambiata dopo l’emergenza”.

Fra i dati positivi del rendiconto di bilancio il vicesindaco sottolinea la chiusura definitiva delle passività emerse dall’accertamento straordinario dei residui, che doveva essere esaurito in trent’anno ma che invece è stato abbattuto in cinque anni. “L’avanzo di amministazione – dice ancora Lemucchi – è di 7,478 milioni di euro, una cifra disponibile che ci consente di affrontare l’assestamento di bilancio e le operazioni già messe in campo in maniera tranquilla. L’anno è stato chiuso con 12 milioni di euro in cassa e nel 2019 si è ricorso alle anticipazioni solo per 15 giorni, cosa che ci ha permesso di ridurre i tempi di pagamento per i fornitori. Sono infine tutti positivi i parametri, senza nessuna criticità sulle situazioni di bilancio”.

A entrare nel dettaglio è il dirigente Lino Paoli: “Il risultato di amministrazione – dice – è positivo, pari a oltre 72 milioni di euro, 19 milioni in più rispetto all’anno scorso. Un dato che di per sé non dice molto, visto che l’avanzo dei Comuni con il sistema del bilancio armonizzato è destinato a crescere nel tempo perché cresce la parte accantonata per i crediti di dubbia esigibilità. In questa cifra ci sono da considerare, fra gli altri, gli accantonamenti per le perdite del teatro del Giglio, quelli per il periodo di vacanza contrattuale dei dipendenti del pubblico impiego, quello per il trattamento di fine rapporto del sindaco e, appunto, il fondo per i crediti a rischio esigibilità. Due terzi del risultato di amministrazione, circa, vanno qui e sono destinati a garantire da una parte l’integrità del bilancio e dall’altra le spese certe e future”.

Nelle altre cifre alcune sono vincolate alla loro destinazione (ad esempio quelle per gli interventi all’ex manifattura Tabacchi per i progetti Piuss, in attesa della gara per la nuova ditta chiamata a terminare i lavori), altre sono libere e non impegnate nel termine di esercizio. “L’avanzo di 7 milioni e passa – ribadisce Paoli – è libero per l’utilizzo per la gestione di competenza. Sono soldi che serviranno per garantire quanto stabilito nel piano delle opere pubbliche. Bisogna però ricordare che l’utilizzo dell’avanzo oltre una certa misura può creare qualche difficoltà di cassa, da cui siamo in qualche modo nel frattempo usciti negli ultimi due esercizi”.

Un’analisi, da Paoli, arriva anche sulle percentuali delle riscossioni di tasse e tariffe. “Sono calati i recuperi riguardo all’Imu, all’imposta sulla pubblicità, sulle rette degli asili nido e sulla morosità dei buoni pasto, stabili le riscossioni per le mense, crescono i recuperi di Tari, delle sanzioni amministrative del codice della strada e delle strutture per anziani”.

Il dirigente, poi, nello scorrere il documento ad uso dei consiglieri, sottolinea altri dati positivi: “Gli accantonamenti – dice – hanno permesso di fare pulizia dei residui permettendoci di stralciare ruoli che ancora avevamo con Equitalia per 4 milioni e 177mila euro. Come accennato dall’assessore la gestione di cassa presenta sempre in diminuzione il ricorso all’anticipo e sempre in aumento il fondo di cassa al 31 dicembre. Quest’anno è pari a 12 milioni e 699mila euro, con l’utilizzo medio per soli 15 giorni e per 968mila euro. La gestione di cassa dell’ente è dunque in condizione di piena normalità. C’è poi la riconciliazione debiti crediti con le società partecipate. Oggi gli squilibri sono per piccoli importi e per situazioni che non siamo riusciti a dirimere nel dettaglio ma che non rischiano certo di mettere in difficoltà il bilancio del Comune”.

Il rendiconto consolidato quest’anno riguarda anche l’Opera delle Mura, ente che nel frattempo è stato liquidato ma le cui partite sono state tutte risolte nel dettaglio.

Breve il dibattito finale con il consigliere di centrodestra, Marco Martinelli, che è tornato a chiedere l’analisi dei bilanci delle singole società partecipate in commissione, così come aveva già fatto nell’omologa sede retta dal presidente Cantini. “Il processo si chiude con l’approvazione del bilancio di Lucca Holding – ha ricordato Lemucchi – a fine luglio. Mi sembrerebbe corretto affrontare dopo quella data questo argomento”.

Unanime l’intenzione, invece, di tornare alle commissioni non telematiche ma in presenza, da tenere nella sala del consiglio comunale.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.