Bindocci: “Taglio dei cedri a S. Concordio, uno scempio”

Il consigliere M5S: "Sarà anche tutto regolare ma è stata scritta una pagina triste per Lucca"

Il taglio dei cedri in piazza Aldo Moro? “Uno scempio”. Insiste così Massimiliano Bindocci, consigliere M5S, che questa mattina (23 luglio) si è recato a San Concordio mentre tre manifestanti stavano cercando di bloccare l’operazione.

“Oggi – osserva – è una giornata triste per Lucca, per la Lucca della tolleranza, del rispetto dei bambini, del verde, della salute, per la Lucca che rispetta le diverse opinioni e per la Lucca della partecipazione. A San Concordio è andata in scena una triste storia, una storia degna dei paesi sud Americani, dove si passa con il Cater Pillar sopra gli alberi e sopra chi protesta. Un progetto scellerato, non concordato con il territorio, una partecipazione farsa, un progetto che prevede taglio di alberi e costruzione di padelle volanti contornate con enormità di cemento, perché c’è da spendere e da seppellire la storia del porto di Lucca. Il comitato del quartiere dice che l’amministrazione aveva preso l’impegno di non tagliare gli alberi, invece stamani la sveglia a San Concordio si suona con la motosega”.

“Una mattanza – aggiunge -, un ramo dopo l’altro, ed il tutto davanti a decine di bambini che vedono queste scene dove dal cantiere esce di tutto rumori e polveri, ed i bambini all’aperto vedono e respirano. Tre persone del comitato, due donne ed un signore, in età matura ed in modo civile chiedono di vedere i permessi della forestale, e vengono segnalati ed identificati. Interviene la digos. Mi precipito e videochiamo il sindaco che gentilmente risponde, perché assista allo scempio, e chiedo e poi imploro di fermare tutto…. ma in nome dei valori del capitale e della sopraffazione dell’uomo sulla natura si procede. Cosa ci fanno certi politici alle manifestazioni ambientaliste? Perché si taglia il verde? Perché davanti a certi cantieri ci sono bambini? L’ambiente vale solo nei dibattiti o ci crediamo davvero? Le risposte sono forse nei conti correnti bancari, di chi costruisce, di chi appalta e di chi vince gli appalti. Sarà anche tutto regolare, ma veder tagliare dei cedri libanesi di 50 anni fa male. È un piccolo mondo che se ne va. Io volevo esprimere la solidarietà al comitato ed alle persone che hanno manifestato, poche e coraggiose, volevo denunciare questo scempio e sopratutto informo che ho chiesto la convocazione urgente di una commisisone lavori pubblici specifica, ed ho chiesto un incontro a Erp, e di fermare nelle more il taglio. Dobbiamo essere in tanti a protestare, dobbiamo fermare certe opere, dobbiamo ricordarci di chi promette e non mantiene”.

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