Sottopasso di Sant’Anna, Ciardetti e Petretti: “Percorso a norma, garantita ogni sicurezza”

Il consigliere di Sinistra con Tambellini risponde alle sollecitazioni di Paolo Pescucci ricostruendo l'iter dell'opera

Sottopasso di Sant’Anna, il consigliere di Sinistra con Tambellini, Pilade Ciardetti e la consigliera Pd, Cristina Petretti rispondono alle sollecitazioni di Paolo Pescucci. 

Attraversamento pedonale al sottopasso, Pescucci: “Fatto in punto pericoloso, chi paga per lo spostamento?”

“La prima osservazione – dicono –  è sui tempi del lavoro ritenuti troppo lunghi (“biblici”) – esordisce – Il lavoro è stato lungo per vari motivi: l’opera occupa un punto nevralgico per il traffico e per la posizione e questo non è stato certo di aiuto per affrettare i lavori. Ma ci sembra che non si sia perso assolutamente tempo: il tempo, infatti, come tutti sappiamo, è necessario se si pretende di far bene le cose. E questo ci sembra veramente un lavoro bello e funzionale. Va aggiunto poi che forse a Pasqua il sottopasso avrebbe potuto essere consegnato alla città, ma la chiusura imposta della pandemia legata al coronavirus ha bloccato i lavori per oltre tre mesi”.

“Dobbiamo sottolineare – prosegue la nota – che si è prestata particolare cura e attenzione nell’osservare le normative sulle barriere architettoniche, attenzione che caratterizza sempre più le scelte della nostra amministrazione che sta per redigere il piano dell’accessibilità urbana, con mappatura puntuale delle criticità presenti e indicazioni delle soluzioni per superarle. Inoltre da qualche anno è stato attivato il tavolo disabilità, al quale siedono tutte le associazioni delle persone con disabilità e si accinge alla nomina del garante”.

Lo spostamento di 10 metri dell’uscita dell’attraversamento pedonale, come affermato dal signor Pescucci – spiega ancora Ciardetti –  che era nel progetto iniziale non è stato realizzato, optando per una soluzione ritenuta più sicura rispetto a quella iniziale. Invece quasi alla conclusione dei lavori è stato deciso di abbassare il muretto di delimitazione (6 metri) all’uscita del sottopasso (verso Sant’Anna) per offrire una maggiore percezione della sicurezza. In questo modo si aumenta la visibilità sia da parte di chi viene dal sottopasso sia da chi percorre la strada adiacente. Il tutto con un lieve aggravio in termini di oneri economici che non sono nulla di fronte alla sicurezza dei cittadini”.

“Altro problema messo a fuoco – spiegano i consiglieri di maggioranza – è l’uscita nei pressi del distributore: non si poteva fare diversamente, ma da parte dei tecnici e da chi ha operato il progetto si è voluto predisporre tutti quegli accorgimenti (segnaletica orizzontale e verticale) volti a garantire che l’uscita dal sottopassaggio avvenga con i criteri di massima sicurezza. Per quanto riguarda la lunghezza del sottopasso non ci dilunghiamo perché, come tutti sanno, è legata alla pendenza necessaria e indispensabile perché in questo percorso possa essere utilizzata la in sicurezza da chi utilizza una carrozzina elettrica o ad autospinta: la pendenza massima prevista dalla legge deve essere 8% e qui è rispettata in tutto il tracciato”.

“Infine diamo fin da ora rassicurazione al signor Pescucci – conclude la nota – che il percorso è a norma di legge e che le piazzole (in piano) ci sono e sono posizionate regolarmente ogni 10 metri. Confidiamo di essere stati chiari ed esaurienti e invitiamo il signor Pescucci e i cittadini di Lucca a utilizzare l’opera appena aperta”.

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