Trasatti (Toscana a Sinistra): “Riapertura scuole non è solo problema di edilizia”

La candidata per le regionali critica su ritardi e indecisioni: "Un sistema che mette da parte l'istruzione da sempre"

Francesca Trasatti, candidata al consiglio regionale per Toscana a Sinistra interviene sulla riapertura delle scuole.

Il presidente della provincia di Lucca – dice Trasatti – scrive alla Regione perché – sorpresa, sorpresa – al 21 di agosto mancano gli autobus per poter effettuare il servizio di tpl in sicurezza per le scuole la cui riapertura è prevista per il 14 settembre (1 settembre per i ragazzi che devono recuperare i debiti accumulati con la didattica a distanza e per gli asili nido). Che le zone più “complicate” dal punto di vista di articolazione territoriale, come la provincia di Lucca che è molto estesa, siano spesso marginali negli interventi della Regione, ormai è evidente. Che la scuola, e i servizi ad essa connessi, non siano una priorità lo è altrettanto”.

L’assessora regionale Grieco – prosegue Trasatti – che è anche coordinatrice della commissione istruzione, formazione e lavoro della conferenza Stato-Regioni ci tiene a far sapere che la Toscana “è pronta a riaprire tutte le scuole”. Il censimento dell’edilizia scolastica e il preciso calcolo matematico tra metratura quadrata e distanza tra le cosiddette “rime buccali” assicura la possibilità di riaprire le scuole in tutta sicurezza. Inutile dire che di fronte alla spontaneità e all’energia di bambini/e e ragazzi/e la precisione matematica andrà velocemente a farsi benedire. Peccato che la condizione dell’edilizia scolastica non sia esattamente quella prospettata da Grieco: sappiamo che molte scuole, dall’infanzia alle medie superiori, stanno lavorando strenuamente da tutta l’estate per individuare spazi alternativi e complementari e che tuttavia non è sempre possibile, come denunciato da più parti”.

“Inoltre, non si può affrontare il ritorno a scuola solo dal punto di vista dell’edilizia scolastica (che pure è grave da anni e su cui Covid non ha scoperto niente) – prosegue la candidata – Anche le scuole che stanno dividendo i gruppi classe, si trovano di fronte a un grosso problema di organico didattico e Ata. Ci sono scuole dell’infanzia che rischiano di non poter garantire l’apertura pomeridiana, mentre il taglio delle 43 cattedre sulla provincia di Lucca è a questo punto confermato. E le nuove assunzioni a tempo determinato che Grieco annuncia come successo delle richieste al ministero, oltre a essere comunque insufficienti, è condizionato dal licenziamento in caso di chiusura delle scuole per nuovo lockdown. Un obbrobrio dal punto di vista didattico e di diritto al lavoro. Inoltre ancora nessuna linea guida su come tenere aperte le scuole in sicurezza, con la scusa dell’autonomia scolastica. Ognuno faccia per sé”.

“Non è così che una comunità affronta un’emergenza – conclude la nota – ma ereditiamo un sistema che mette da parte la scuola da sempre (la Regione Toscana è regina della formazione al lavoro, che non è proprio incentivo all’istruzione e all’educazione) e privatizza senza fine – non ultimo il capitolo tpl con appalto unico ancora sotto indagine a Autolinee Toscane di proprietà della francese Ratp”.

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