Grossi (Sinistra Civica Ecologista): “Una Breast Unit in ogni Asl del terrritorio”

Politiche di genere e dell'attenzione verso la salute al centro del programma della candidata: l'appello

Daniela Grossi, candidata a Lucca per Sinistra Civica Ecologista, risponde alle domande di Lucca in Diretta in vista della tornata elettorale.


È stata una campagna elettorale molto combattuta anche se breve e condizionata dal Covid-19: quale sarà il motivo principale che convincerà gli elettori a far vincere la sua coalizione? 
Proprio l’esperienza del lockdown per la pandemia da Covid-19 ha mostrato che le politiche economico-sociali, nonché quelle legate al lavoro, si sono rivelate inadeguate al momento storico che stavamo vivendo (ma avevano mostrato la loro inadeguatezza già da prima, in verità): il mondo del lavoro stravolto, con contratti precari rescissi e con lavoratori a casa, senza nemmeno la possibilità di un sussidio, come la Cig in deroga. Ad esempio le donne si sono ritrovate in smart working (nel migliore dei casi), ma contemporaneamente si sono dovute dedicare ai figli alle prese con la didattica a distanza, ai malati in casa, agli anziani, in un turbinio di impegni casalinghi che mal si conciliavano con le necessità del lavoro. Non è un mistero che la disoccupazione femminile sia aumentata, in quei mesi.
 È necessario cogliere al volo gli insegnamenti che sono derivati da questa esperienza e volgerli in una chiave più vicina a chi ha pagato il prezzo di ciò, con politiche di sinistra, che garantiscano un salario più equo, tutele vere e costanti e nessun tipo di precarietà.

Ogni candidato si è caratterizzato per un elemento di programma originale e innovativo: quale ritiene essere il suo ‘cavallo di battaglia’?
Il mio “cavallo di battaglia” è frutto di anni di impegno sul fronte delle politiche di genere e dell’attenzione verso la salute (specialmente delle donne): pari opportunità, contrasto alla violenza di genere (unico reato rimasto inalterato, anzi accresciuto, durante il lockdown), contrasto all’omofobia e transfobia, attenzione ai percorsi di diagnosi precoce e cura delle principali malattie femminili (oncologiche e non, penso ad esempio all’endometriosi, molto diffusa, ma poco conosciuta dalla popolazione), rilancio e sviluppo dei consultori sui territori, una sanità pubblica universalistica, diffusa e vicina alle persone. La Toscana è ai primi posti in Italia proprio per la propria sanità e questo primato deve consolidarsi in una sanità pubblica, senza scivolamenti verso quel privato che ambisce a sostituirla.

Perché chiede la preferenza per rappresentare gli elettori e il suo partito a Firenze? Chi vorrebbe con sé in consiglio regionale?


Chiedo la preferenza per rappresentare le elettrici e gli elettori e il mio partito a Firenze, perché credo che sia importante portare la voce del nostro territorio, perché il voto a SInistra Civica Ecologista significa far mettere la freccia a sinistra ad un governo regionale che non sempre è stato aderente ai valori che ne avrebbero dovuto contraddistinguere l’operato. Vorrei con me Andrea Sarti, perché è un giovane competente ed entusiasta, ma vorrei anche tante donne, più di quante finora ci siano state in Consiglio.

Il provvedimento per cui si batterà fino all’ultimo nei cinque anni di mandato…
Sicuramente il potenziamento della nostra sanità lucchese, con un aumento di personale, anche per percorsi interdisciplinari funzionanti e a regime, e maggiore attenzione alla medicina del territorio. Penso all’istituzione in ogni Asl di una Breast Unit come previsto dalla normativa europea, penso ad una riduzione delle liste di attesa ed ad un controllo sugli screening gratuiti (troppe persone ancora oggi non rispondono alle lettere di invito: una malattia presa in tempo è più facilmente curabile e ha un costo sanitario inferiore rispetto ad una malattia in stato avanzato).

L’appello al voto

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Votare il 20/21 settembre – dice Grossi – è importante, anche se la paura del coronavirus ci indurrebbe al contrario: votare il 20/21 settembre per la lista Sinistra Civica Ecologista e a Daniela Grossi consigliera regionale è ancor più importante, perché aiuta la Toscana a riprendere la sua direzione a sinistra, ad impedire l’apparentemente lento (ma invece rapido) slittamento verso politiche di destra.
 Votare Sinistra Civica Ecologista significa non cedere il passo alla destra che vorrebbe espugnare la Toscana e consegnarla a modelli che si sono rivelati e si stanno rivelando sempre più fallimentari”.

“Sanità pubblica universalistica – prosegue l’appello – con riduzione delle liste di attesa, grazie anche ad un piano assunzioni del personale sanitario, politiche del lavoro che prevedano un salario adeguato e la sconfitta della precarietà, una mobilità sostenibile nel rispetto dell’ambiente, efficaci politiche per le pari opportunità e la lotta alle discriminazioni, diritto allo studio garantito, trasporto pubblico efficiente e capillare, anche nei territori più lontani dai grandi centri urbani.  Significa dare voce a chi in questi anni non è stato ascoltata/o, perché la disaffezione alla partecipazione democratica e il disincanto non prevalgano.

“Quindi – conclude – mascherina, distanziamento, tessera elettorale valida e poi votate Daniela Grossi al Consiglio Regionale della Toscana per Sinistra Civica Ecologista – Eugenio Giani Presidente “

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