Simonini (Toscana Civica): “Grandi investimenti fermi da troppi anni”

Il candidato di Cambiamo! chiede attenzione alle periferie e alle zone montane del territorio

Anche Simone Simonini è in lista con Toscana Civica per il Cambiamento. Ecco le sue risposte a Lucca in Diretta.

È stata una campagna elettorale molto combattuta anche se breve e condizionata dal Covid-19: quale sarà il motivo principale che convincerà gli elettori a far vincere la sua coalizione?
Il motivo principale sarà la voglia di cambiamento in Toscana. Una campagna elettorale strana e difficile in virtù delle tempistiche strette per un voto così ampio considerato il collegio “provinciale”. Personalmente ho preferito concentrarmi sulle periferie e le zone montane, troppo spesso trascurate anche dalla mancanza di eletti nel centrodestra come in Mediavalle e Garfagnana.

Ogni candidato si è caratterizzato per un elemento di programma originale e innovativo: quale ritiene essere il suo ‘cavallo di battaglia’?
Le infrastrutture come snodo prioritario per il rilancio della Toscana e della provincia di Lucca. I grandi investimenti sono fermi ormai da troppi anni. Adesso occorre con urgenza porre rimedio per recuperare il tempo perso e rendere la Toscana finalmente competitiva con le aree più ricche d’Europa. Infrastrutture intese anche come opportunità di sviluppo dei territori e ovviamente opportunità lavorative.

Perché chiede la preferenza per rappresentare gli elettori e il suo partito a Firenze? Chi vorrebbe con sé in consiglio regionale?
Credo di aver lavorato molto sul territorio nel corso di questi cinque anni, sia per ruolo politico che istituzionale, dimostrando vicinanza alle problematiche. In consiglio regionale vorrei vedere più persone indipendenti da strane logiche, pronte ad accogliere le istanze del cittadino “suo datore di lavoro” e non dalle segreterie di partito.

Il provvedimento per cui si batterà fino all’ultimo nei cinque anni di mandato…
Più di uno: Sanità, lavoro, welfare, turismo, infrastrutture.

L’appello al voto

“Dopo cinquant’anni – dice Simonini – finalmente abbiamo una grande opportunità: cambiare la Toscana per la prima volta. In questi anni ho lavorato tanto per il territorio senza chiedere niente in cambio. Fare politica attiva, tra la gente, nelle piazze anche quando non ci sono le elezioni è veramente difficile, ed io posso dire di averlo fatto con serietà e passione. Ogni campagna elettorale assorbe molto in termini fisici ed economici, e se non dovessi ricevere un riscontro positivo, valuterò se continuare o meno questa straordinaria passione. Sono pronto a lavorare per portare le istanze del territorio a Firenze. Io ci sono, ora saranno i cittadini a decidere il mio futuro politico”.

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