Vittime del lavoro, Rifondazione comunista: “Basta morti bianche”

Il messaggio di vicinanza del segretario Giulio Strambi

In occasione della giornata delle vittime del lavoro, Rifondazione Comunista di Lucca esprime la propria vicinanza ai familiari di tutti coloro che sono stati vittime di morte sul lavoro.

“Ogni anno – spiega il segretario Giulio Strambi – continuano a morire centinaia di persone per infortuni sui luoghi lavoro, a loro si aggiungono i lavoratori in nero che spariscono dalle statistiche, quelli che si ammalano a causa della scarsa sicurezza e i disoccupati che si uccidono per la disperazione di non avere un impiego. L’aumento della precarietà, la paura di perdere il posto di lavoro, i ritmi sempre più veloci e la flessibilità hanno reso sempre meno sicuro il lavoro. La pandemia, che ha registrato numerosi morti anche tra gli operatori sanitari, ne è un ulteriore esempio. E’ una strage. Quindi non chiamiamole morti bianche si tratta piuttosto di omicidi sul lavoro visto che, nonostante le promesse, poco o niente si fa per contrastare questa triste realtà. E’ necessario cambiare. Di lavoro si deve vivere, non si può morire”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.