“No alla didattica a distanza”, Rifondazione aderisce allo sciopero delle scuole in Versilia

Organizzato dal Collettivo Picchio Rosso di Pietrasanta: "Così si svilisce la scuola"

Lo studio è un diritto fondamentale di ogni cittadino del mondo, milioni di persone nella storia hanno lottato strenuamente per riuscire a conquistare questo diritto. La nostra costituzione, scritta grazie anche al sacrificio di tanti giovani, lo difende e lo valorizza.  Allora perché si deve sempre e solo sacrificare l’istruzione?”. A chiederselo è Rifondazione Comunista di Lucca, che ritorna sul tema della scuola.

“Negli ultimi trent’anni – s i legge nella nota – nel nostro paese si sono tagliati di netto i fondi per tutta l’istruzione, di ogni livello e grado, e per la ricerca, trasformando uno dei sistemi formativi migliori del mondo in una struttura cadente (come gli edifici in cui si attua) e sempre a corto di energie e risorse, in cui la piena attuazione della didattica è un sogno da raggiungere tra infinite difficoltà e a costo di innumerevoli sacrifici che nessuno di noi dovrebbe essere obbligato a sostenere.  A questa situazione di disagio, in questi giorni il nostro governo ha voluto aggiungere il carico della didattica a distanza, un sistema emergenziale e disfunzionale, che toglie e non dona niente ai ragazzi (quelli che se lo possono permettere, e non sono tanti) a livello didattico, sociale e affettivo”.

“Questo sistema – prosegue Rifondazione – poteva essere accettabile durante la scorsa primavera, quando siamo stati tutti presi alla sprovvista, ma oggi, dopo che si sono avuti mesi e mesi per dare una soluzione a questo problema, rappresenta solamente il simbolo della inutilità politica di questo governo, che ha speso mesi a discutere dei banchi a rotelle, ha speso miliardi per rendere sicure le aule, ma non ha speso neanche un minuto invece per aumentare il numero di classi e il numero di mezzi pubblici per gli studenti pendolari, che erano le uniche due cose che servivano davvero. E adesso, sull’onda del disastro sanitario che si sta avvicinando, di nuovo, si svuotano le classi, che come i teatri, i cinema, i musei e le biblioteche, erano luoghi dove il livello di contagi era bassissimo”.

“Quindi noi, come studenti ed ex studenti di Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti, vogliamo denunciare questo scandalo, questa incuranza colpevole delle istituzioni, tutte, e appoggiamo con forza e convinzione lo sciopero indetto domattina (7 novembre, ndr) a Pietrasanta dal Collettivo Picchio Rosso, attivo nelle scuole della Versilia, perché è importante ribadire, come fanno questi ragazzi, che la scuola è importante e deve essere formativa, e la didattica a distanza non lo è. Come disse Gramsci: “istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza””.

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