Imprenditori in crisi, il sindaco Giannini: “Servono aiuti concreti dagli enti locali. Il governo ha fallito”

Fra le proposte sgravi fiscali, contributi a fondo perduto, concessione gratuita del suolo pubblico, interventi a sostegno degli affitti

“Stiamo assistendo a uno scenario sempre più allarmante, in special modo dopo la scelta del governo di far passare, nell’arco di appena quarantotto ore, la Toscana da zona di pericolo giallo, ad arancione e infine rossa. Questo ha portato allo svuotamento delle città, le vie sono deserte, molti esercizi commerciali hanno dovuto chiudere, mentre altri restano aperti nella speranza che qualcuno si affacci alla propria porta. Ma quali sono le soluzioni pensate per aiutare in modo efficace un settore vitale come il terziario? Nessune”. Questo è il pensiero di Michele Giannini, sindaco di Fabbriche di Vergemoli, unico sindaco di Fratelli d’Italia nella provincia di Lucca, che auspica un cambiamento nei prossimi giorni.

“Non possiamo restare indifferenti – dice Giannini – nei confronti delle piccole imprese, dei commercianti e degli imprenditori che hanno fatto tanti sacrifici, ma che tuttavia non vedono premiati i propri sforzi, abbandonati dal governo, in primis, e dalla Regione, in secundis. Serve un aiuto, a partire dagli amministratori locali, dai sindaci, che provino a dare un po’ di respiro a tali lavoratori”.

Per Giannini il modello per dare un po’ di respiro a queste categorie comprende sgravi fiscali, contributi a fondo perduto, concessione gratuita del suolo pubblico, nonché interventi a sostegno degli affitti: “Il mondo del commercio è sicuramente uno di quelli che è stato più colpito da questa immane crisi, conseguente alla pandemia di Covid-19. Purtroppo tale settore è stato vittima anche dei ripensamenti, delle decisioni mai chiare e tempestive intraprese dal governo. Pure la Regione Toscana, sia nella fase di primo lockdown, sia nell’ultimo periodo, nonostante il cambio di guardia fra governatori, non ha partorito niente di risolutivo per alleggerire il carico di spese e di problematiche che è piombato addosso al mondo del terziario. Speriamo che si possa assistere – tempestivamente – a un cambio di passo e di rotta e che vengano prese delle misure (anche a livello locale) per aiutare tutti i commercianti e gli imprenditori in difficoltà”.

Un’altra soluzione proposta da Giannini è quella del rimborso della Tares, la tassa sui rifiuti, introdotto nel Comune di Fabbriche di Vergemoli: “Già a partire da marzo 2020, per andare incontro alle nostre attività, abbiamo deciso per il rimborso totale della Tares per tutto l’anno solare, in modo da non gravare sui cittadini, ma bensì per avere un costo a carico esclusivamente del Comune. Il mio invito è rivolto a tutti i colleghi amministratori ad adottare una soluzione analoga a quella intrapresa a Fabbriche di Vergemoli”.

“Tutta questa terribile situazione – conclude il primo cittadino di Fabbriche di Vergemoli – può essere superata con aiuti mai visti finora, purtroppo non ci siamo mai dovuti destreggiare con una crisi del genere e il rischio è che i danni non saranno solo quelli riguardanti l’aspetto produttivo, ma anche di tipo sociale ed occupazionale”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.