Caso Vagli, Potere al Popolo: “Silenzio assordante della Lega”

La riflessione: "Stiamo assistendo al gongolare della politica"

Caso Vagli, interviene la sezione di Lucca di Potere al Popolo.

https://www.serchioindiretta.it/cronaca/2020/12/17/appaltopoli-a-vagli-politici-dipendenti-comunali-imprenditori-e-un-carabiniere-fra-gli-indagati/114076/

Il terremoto giudiziario che ha investito l’amministrazione comunale di Vagli e, in particolare, l’ex primo cittadino e attuale vicesindaco Mario Puglia, è devastante, considerati i gravissimi reati che vengono contestati agli interessati – esordiscono -. Riguardo a questa vicenda, stiamo assistendo a due fenomeni politici singolari ma prevedibili: da un lato il silenzio assordante della Lega, dall’altro il gongolare del Pp. Eppure entrambi, anche se adesso tentano di negarlo, hanno sdoganato e avuto rapporti politici strettissimi con il principale protagonista dell’inchiesta: Mario Puglia. ‘Il primo sindaco della Lega della provincia di Lucca’ – come si è autodefinito sui social – era in così buoni rapporti con il partito di Salvini che, nel corso dell’ultima campagna elettorale per le regionali, si è speso come non mai a favore della rielezione dell’attuale consigliera regionale Elisa Montemagni, facendosi promotore di diverse iniziative pubbliche, tra le quali una ‘cena tra amici con oltre 100 sostenitori’ ed i vertici regionali e provinciali della Lega al gran completo. Tutti accorsi a Vagli, ‘il Comune dei fatti e non delle parole’, per citare la frase testuale usata a chiusura della serata dal primo cittadino e riportata, come gli altri virgolettati, dalla stampa locale”.

“È lecito domandarsi: ma i vertici leghisti territoriali e la consigliera Montemagni – prosegue Palp -, così assidui frequentatori del posto e di Puglia, non si erano mai accorti di nulla riguardo ai fatti emersi dalle indagini? Eppure sono dei politici navigati, quasi quanto Mario Puppa, attuale consigliere regionale del Pd che, nel 2009, quando fu nominato presidente della comunità montana della Garfagnana, su mandato del suo partito concluse un accordo con il centrodestra che prevedeva l’ingresso dell’allora già discusso sindaco di Vagli nella giunta da lui presieduta, nel ruolo di assessore”.

“Noi, a differenza dei leghisti, siamo garantisti nei confronti di tutti, e riteniamo che dovrà essere la magistratura ad accertare se le accuse mosse nei confronti degli amministratori di Vagli sono fondate. Per questo ci limitiamo ad esprimere un giudizio politico, che non può che partire da una constatazione: la cattive pratiche politiche (gli accordi di potere per governare, quelli per ottenere ‘pacchetti’ di voti) producono inevitabilmente pessimi atti politici e una degenerazione che è sotto gli occhi di tutti e che si ripercuote negativamente su chi vive nel territorio. Per questo crediamo che un altro modo di fare e di intendere la politica, sia non solo possibile, ma necessario. Ed quello praticato, ad esempio, da coloro che si battono contro l’inceneritore Kme o da chi difende i presidi ospedalieri della zona dai tagli e dai vari ‘ridimensionamenti’ paventati periodicamente. Noi siamo tra questi, e contrasteremo, come abbiamo sempre fatto, il sistema affaristico-politico che da anni ormai affligge la Garfagnana”.

“Potere al Popolo – concludono – si schiera con forza e convinzione contro questa politica degli intrallazzi, che vede costantemente impegnati molti politici e amministratori del nostro territorio in una caccia alla poltrona, all’accomodamento, al compromesso, indipendentemente dalla sigla riportata sulla tessera di partito riposta con cura nel loro gonfio portafoglio. Il popolo si merita amministratori capaci ed integerrimi e noi non pretendiamo niente di meno, la lunga era del ‘meno peggio’ deve finire! L’indecente classe politica espressa dal sistema dominante deve quanto prima essere sostituita, e si deve avere il coraggio di opporre una fiera resistenza alla deriva delle istituzioni, resa ancora più visibile e palese a tutti i livelli dalla crisi sanitaria che ci sta flagellando”.

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