Ex manifattura, Extinction Rebellion: “Progetto incompatibile con l’Agenda 2030”

Il gruppo lucchese torna sulla questione accusando il Comune di andare incontro al mancato rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale

Il gruppo lucchese di Extinction Rebellion torna a parlare dell’ex manifattura tabacchi e della presunta incompatibilità del progetto comunale con gli impegni presi dall’amministrazione per affrontare l’emergenza climatica. Il particolare il movimento locale contesta al Comune il mancato rispetto degli obiettivi previsti nell’Agenda 2030.

“Vorremmo rivolgerci a tutta quella cittadinanza che si è ingiustamente allarmata alla visione del progetto comunale, accusando addirittura questa amministrazione di star privatizzando un bene comune della città, o addirittura di star andando contro ogni principio di sostenibilità ecologica e pianificazione ambientale del proprio territorio, proponendo un piano di sviluppo della mobilità vecchio e dannoso – spiega il gruppo locale – No, no, vi state sbagliando care amiche e amici lucchesi. Il nostro Comune appoggia ufficialmente l‘Agenda 2030 una bellissima lista di 17 obiettivi con cui la Regione Toscana si è impegnata di fronte alla popolazione per agire concretamente nel processo verso una transizione ecologica che metta in sicurezza tutti dai pericoli della crisi climatica. Non solo: il comune di Lucca, dichiarando lo stato di Emergenza climatica, si è dato l’obiettivo di tendere alla riduzione a zero delle emissioni locali di gas serra. Insomma, il comune di Lucca non potrebbe certo andare contro se stesso”.

“L’intero obiettivo 11 dell’agenda 2030, dal titolo Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili, sarebbe contraddetto in maniera così ridicola dal progetto per la ex-manifattura presentato, che ci sarebbe da chiedersi se i nostri amministratori non abbiano avuto uno sdoppiamento di personalità. Al punto 2 dell’obiettivo 11, si dice: ‘Entro il 2030, fornire l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, e convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici’ – va avanti ironicamente il gruppo lucchese di Exinction rebellion – Il progetto proposto per la ex-manifattura invece, parla di aumentare i parcheggi di decine di posti e di impegnarsi per decenni a non sviluppare sistemi di mobilità pubblica e sostenibile alternativi all’auto“.

“Non possono far entrare più automobili personali in città – prosegue l’associazione – incentivando i parcheggi. Altrimenti cozzerebbero anche con il loro punto 6 dell’obiettivo 11, che dice: ‘Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti’. Pensare di migliorare la qualità dell’aria ampliando i parcheggi per far entrare più macchine? Non possono farlo, perché si sono impegnati ufficialmente in questo senso. Con tutte le associazioni, movimenti, comitati e cittadini che si sono mobilitati per opporsi al progetto, fare proposte e dare prospettive e alternative diverse questa amministrazione non può ignorare completamente tutta questa partecipazione, anche perché nell’obiettivo 11 al punto 3 si sono impegnati per aumentare l’organizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificazione e gestione partecipata e integrata dell’insediamento umano in tutti i paesi. L’agenda 2030 non è la solita lista di promesse vuote che i politici possono ignorare, la sua non applicazione, sta mettendo in guai legali seri i governi francese e olandese, portati nell’ultimo anno in tribunale di fronte ai rispettivi Consigli di Stato, per rispondere del raggiungimento o meno di questi obiettivi”.

“Chissà come finiranno questi processi, e i prossimi a venire che si stanno organizzando un po’ dappertutto, anche da noi in Italia – conclude il gruppo lucchese – Nell’attesa, siamo più che sicuri che il Comune di Lucca all’agenda 2030 e ai suoi obiettivi ci tenga tanto e non abbiamo dubbi sul fatto che li rispetterà, semplicemente perché deve”.

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