Caso Serimper, mozione della Lega in Regione approvata all’unanimità

Elisa Montemagni: "Chiesta una approfondita indagine conoscitiva sul sistema di accreditamento"

Caso Serimper, sulla vicenda della casa famiglia, con sede anche a Massarosa, per cui il sindaco Alberto Coluccini ha predisposto due ordinanza di chiusura, interviene anche la consigliera regionale della Lega Elisa Montemagni.

“Non volendo assolutamente sovrapporci alle delicate indagini della m agistratura sul caso Serinper – afferma Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale della Lega- abbiamo ritenuto opportuno comunque, proprio prendendo spunto dai recenti presunti gravi fatti che ruotano attorno alla cooperativa, predisporre una mozione, poi approvata all’unanimità dall’aula, in cui chiediamo un’accurata e celere indagine conoscitiva in merito a quelle che sono le svariate modalità di accreditamento di soggetti preposti, ad esempio, alle cure di minori che si trovano in condizioni particolarmente disagiate”.

“E’ chiaro – prosegue il consigliere – che la memoria va ai tragici fatti del Forteto e se anche le dimensioni della recente vicenda massese, paiono non essere, fortunatamente, paragonabili a quanto successo nella comunità mugellana, è parimenti importante conoscere appieno tutti i meccanismi che regolano i rapporti fra le Istituzioni e chi è deputato a svolgere un compito di assoluto valore sociale”.

“Il nostro intendimento – precisa l’esponente leghista – è quello, pertanto, di analizzare la complessa tematica, cercando, qualora fosse necessario, di trovare e poi adottare i giusti correttivi, affinchè non succedano più situazioni così drammatiche, come quelle narrate dai fatti”.

“L’obiettivo primario – conclude la rappresentante della Lega .- è quello, dunque, di riformare doverosamente e costruttivamente un sistema, rendendolo il più possibile inattaccabile e condizionabile da fattori esterni, col chiaro e principale scopo, quindi, in questo caso specifico, di difendere la dignità di giovanissimi che, viceversa, sembrerebbero essere stati vittime di individui senza scrupoli, dediti esclusivamente alla più bieca forma di clientelismo”.

“La Regione si è subito attivata appena emersa la notizia delle vicende legate alle strutture della cooperativa sociale Serinper” ha dichiarato l’assessora Serena Spinelli. “Il mio assessorato si è immediatamente attivato – ha dichiarato l’assessora –  ha chiesto una prima ricognizione delle strutture gestite da Serinper nel territorio dell’Asl Toscana Nord-Ovest. L’intento prioritario è stato quello di assumere tutte le informazioni disponibili sulla vicenda”. Le prime “sintetiche sulla base delle prime sommarie verifiche” sono state fornite l’8 dicembre 2020. Successivamente, una ulteriore richiesta di informazioni alla quale ha risposto il direttore generale, “l’Asl comunicava l’istituzione di una commissione interna”. L’assessorato regionale ha tenuto anche una videoconferenza informale l’11 dicembre, con il procuratore del tribunale dei minorenni e il presidente del tribunale minorenni di Firenze.

Sono state censite le dodici strutture Serinper, “per sei delle quali la commissione ha evidenziato la carenza dei requisiti previsti dalla legge”. “Sovraffollamento, carenza igienico-sanitarie, carenza di personale preposto, carenza o addirittura assenza, di documentazione. Divieto alle madri di uscire, divieto ai minori di frequentare le scuole”, questi i molti rilievi emersi. Impossibile anche capire titoli di studio e qualifiche del personale. “In alcune strutture non è stato trovato personale durante i sopralluoghi”.

Per le madri e i minori presenti nelle strutture segnalate “è stato effettuato l’allontanamento e il ricollocamento in altra struttura dopo verifica del progetto assistenziale della nuova definizione da parte del giudice del tribunale per i minorenni”. Attualmente gli enti locali stanno operando “per la definizione delle strutture di ricollocamento in cui è stato richiesto da parte della direzione dei servizi sociali di ricevere tempestiva comunicazione”.

In materia di accreditamento, ha spiegato ancora Spinelli, “c’è un meccanismo di verifica e di controllo sul mantenimento degli standard di qualità attraverso la definizione dettagliata delle carenze che comportano la decadenza dell’accreditamento stesso fino ad arrivare alla revoca”.

Per Francesco Torselli (Fdi), che ha dichiarato di essere favorevole all’avvio di un’indagine conoscitiva, “si tratta di una vicenda di una gravità enorme e dobbiamo ottenere tre informazioni: se chi ricopre ruoli politici si è accorto o ha avuto sentore di quanto stava accadendo; se chi ha definito il lavoro della Serinper un modello di eccellenza sia disposto ad ammettere di aver sbagliato giudizio; se la politica ha risposto alle sollecitazioni che venivano dalla cooperativa”.

 

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