Maffei: “Bonturi e Puppa chiariscano la linea del Pd lucchese”

La richiesta del componente dell'assemblea territoriale dopo il 'terremoto' nazionale che ha portato al governo Draghi

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Quale posizione per il Pd locale nell’ambito della politica nazionale e in vista del ‘governo di tutti’? Se lo chiede Daniele Maffei, componente dell’assemblea territoriale.

“Mi vengono da fare alcune riflessioni – dice rivolgendosi al segretario comunale Renato Bonturi e al consigliere regionale Mario Puppa – per i modi di fare politica oggi e per interpretare al meglio la totale incoerenza degli attori politici. Non vi sfuggirà certo il dramma del Pd che, dopo l’impegno profuso per essere un partito degno di questo nome, è stato tradito con incomprensibili uscite e laceranti distacchi, freddi e scaltri calcoli, umanamente insopportabili, anche nel nostro territorio toscano. Il Pd è stato attaccato e anche messo sotto accusa, come se ci fosse il tentativo di eliminarci politicamente”.

“Sono sorpreso che non ci sia stata a Lucca – prosegue riferendosi all’ex segretario Matteo Renzi, ora in Italia Viva – una voce che abbia fortemente denunciato questo strano atteggiamento, che non solo è deplorevole ma, in continuità con il suo distacco da noi, ha continuato a mettere i bastoni tra le ruote in un ingranaggio che sta diventando sempre più debole e poco condizionante per risolvere i problemi che in questa situazione di pandemia sono diventati sempre più gravi. Non bastava la riforma del lavoro vigente, causa di forti perdite elettorali per noi. Non bastava la scissione, ora ha voluto la crisi di governo, con metodi brutali ripetuti, per apparire sulla scena. Non gli è bastato. Con il no al governo Conte sta tentando di sminuire i partiti obbligando, di fatto, tutti ad un nuovo governo, liquido come impegno, formato dal professor Draghi con la vecchia maggioranza insieme a Forza Italia e la Lega di Salvini. Che risultat, che confusione”.

“Noi del Pd non dobbiamo avere bisogno di ulteriori guai da un simile cinico “renzismo”, perdente e pieno di involuzioni – dice – latente anche tra di noi, alla ricerca di un consenso perduto, facendo errori anche come immagine internazionale. Leggo che c’è chi lo invita a rientrare e per ora i nostri rappresentanti politici locali e nazionali tacciono e quando parlano sembra che vogliano apparire forse inconsapevolmente accomodanti con queste tendenze. Allora vi chiedo di prendere una posizione pubblica, con coerenza, che possa almeno chiarire la linea del Pd lucchese, che spero non sia disgregante e foriera di pericoli che possono portare in futuro a far vincere un centrodestra che vorrebbe discriminare di nuovo le classi sociali più deboli. Per questo vorrei che ci fosse un chiarimento interno”.

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