Difendere Lucca: cartelli ‘svendesi’ sugli edifici dell’ex manifattura foto

Il movimento di Barsanti: "Il progetto di Fondazione Crl e Coima non è nell'interesse della città"

Il cartello Svendesi su molti degli edifici dell’ex Manifattura Tabacchi. Un’azione dimostrativa di Difendere Lucca per lanciare un messaggio al Comune e ai cittadini: “Il progetto portato avanti da Coima e Fondazione non è fatto nell’interesse della città, ma per l’interesse di pochi”.

“Il Comune vuole svendere l‘ex Manifattura Tabacchi – dichiara in una nota l’associazione Difendere Lucca – piegandosi completamente al volere dell’attuale gestione della Fondazione, la quale, da un anno e mezzo sta facendo di tutto per far mettere le mani su questo immobile pubblico a degli immobiliaristi milanesi. Un’operazione che trova ormai larghissimo dissenso nella maggioranza dei lucchesi e, dall’altra parte, una minoranza di favorevoli vicini alla maggioranza Tambellini e con approccio fideistico nei confronti della Fondazione”.

“Questa vicenda va avanti da un anno e mezzo attraverso un’interlocuzione esclusiva solo con questi soggetti e, da quanto apprendiamo dalle dichiarazioni del sindaco – continua la nota –  sembra essere arrivata alle battute finali. Il Comune sembra intenzionato ad accettare la terza rimodulazione della proposta Coima che, come evidenziato dall’opposizione in consiglio comunale e dai comitati di professionisti, è ancora gravemente a svantaggio dell’ente e della città intera. Rinunciare agli introiti derivanti dalle cessione della gestione dei parcheggi, ma soprattutto cedere in modo definitivo a un privato gli immobili del complesso ad un prezzo molto basso e senza nessuna garanzia sul loro utilizzo futuro, cos’è se non una svendita?”

“Ricordiamo, infine – conclude Difendere Lucca – che se siamo giunti ad una terza proposta è grazie al lavoro fatto dall’opposizione in consiglio comunale, tra cui quello del nostro consigliere Fabio Barsanti, e a quella dei comitati di professionisti. Un lavoro reso faticoso da un’assoluta mancanza di trasparenza negli atti, emersa in modo ancor più evidente con l’atteggiamento dei dirigenti confermato nell’ultima seduta della commissione controllo e garanzia, e dalla totale assenza di qualsiasi percorso partecipativo o dibattito pubblico che, per una riqualificazione di questa rilevanza, l’amministrazione avrebbe dovuto attivare molto tempo fa. I cittadini lucchesi devono essere consapevoli che, qualora la giunta Tambellini accettasse la proposta Coima, un’enorme porzione di patrimonio pubblico verrà letteralmente svenduta ai privati”.

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