Capitale italiana della cultura, Difendere Lucca: “Dissidi nel Pd condannano la città all’irrilevanza”

Barsanti: "Eclatante dimostrazione dell’assenza di qualsiasi sinergia da parte degli amministratori"

Difendere Lucca, il movimento che supporta il consigliere di Casapound Fabio Barsanti, interviene nella polemica fra Lucca e Viareggio sulla candidatura a capitale della cultura italiana 2024. “Si tratta – dice – della definitiva disgregazione del territorio lucchese da parte del Pd”.

“La candidatura di Viareggio a capitale della cultura italiana, annunciata da Del Ghingaro a pochi mesi di distanza dalla stessa candidatura da parte di Lucca, è l’eclatante dimostrazione dell’assenza di qualsiasi sinergia da parte degli amministratori del Pd. In un momento storico in cui l’unità di intenti è determinante per la crescita delle comunità e del tessuto sociale, i piccoli campanilismi fra comuni limitrofi con governo Pd inaugurati a Capannori da Del Ghingaro – che li sta portando avanti a Viareggio – e poi proseguiti da Menesini e Tambellini, stanno condizionando in negativo il nostro territorio”.

“Eppure, quando il Pd ha lottizzato tutta la Lucchesia ottenendo il governo in tutti i Comuni più importanti della provincia – continua Difendere Lucca – rivendicava come punto di forza il fatto che, omogeneizzando le amministrazioni, peraltro dello stesso colore di quella della Regione, si sarebbero ottenuti grandi vantaggi, per un contesto che si è sempre un sentito un po’ discriminato dall’essere ‘isola bianca’ in una regione ‘rossa’. Invece, dopo anni di governo, il Pd ha completamente disgregato e distrutto l’unità territoriale della Piana e della provincia; ciò a causa dei dissidi interni, ovvero correnti, antagonismi politici e protagonismo individuale che hanno sempre avuto priorità rispetto al bene del territorio. Senza che Tambellini facesse nulla per imporre il capoluogo come punto di riferimento per i Comuni limitrofi”.

“Così il Pd ha condannato Lucca alla marginalità e alla irrilevanza a causa della piccolezza degli interessi di partito. Senza infrastrutture che permettano di mantenere le grandi aziende e con iniziative come quella della capitale della cultura che vengono gettate al vento a causa di rivalità fra compagni di partito, le conseguenze sono meno posti di lavoro, meno opportunità per i cittadini, meno servizi, necessità per i giovani di emigrare per avere opportunità lavorative qualificate e dipendenza da un turismo volubile per aver ridotto la città a un palcoscenico ad uso e consumo dei visitatori mordi e fuggi. Il Pd, lontano da avere soluzioni per Lucca, è una causa della sua rovina: invertire questa tendenza che sta cancellando Lucca dalla storia e dal quadro istituzionale riducendola a irrilevante periferia è la priorità della politica futura della città e della provincia intera”.

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