Zucconi (Fdi): “Il licenziamento di Marchini denuncia la crisi profonda della giunta Tambellini”

Il deputato: "Sulla Manifattura l'amministrazione con le sue proposte ondivaghe ha fallito"

“Il licenziamento in tronco dell’assessore Marchini da parte del sindaco Tambellini per questioni legate al progetto sulla Manifattura evidenziano di fatto uno stato di crisi dell’amministrazione di Lucca”. Ad affermarlo il deputato Fdi, Riccardo Zucconi.

“Una crisi amministrativa che ha evidenziato profonde lacune sia nell’ordinaria conduzione del comune che nella mancanza di progettualità e di visione del futuro. A fronte della disponibilità di ingenti risorse messe a disposizione dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Lucca – sostiene -, l’amministrazione Tambellini non solo ha proceduto senza un reale coinvolgimento della città, ma ha prodotto nel tempo una serie di proposte ondivaghe e opache ostacolando di fatto essa stessa il buon esito dell’operazione di recupero di questa importante struttura”.

“Le varie proposte fatte in merito – prosegue Zucconi – sulle quali si sono fatte poi retromarce varie a dimostrazione che quella iniziale era largamente sbagliata, rimangono ad oggi prive di un progetto preciso e definito. L’impressione è che la giunta Tambellini abbia tentato,  in modo approssimativo e confuso, di lasciare un segno dopo dieci anni di sostanziale immobilismo ma fallendo e procurando un danno rispetto anche alla possibilità di disporre di ingenti fondi. Fratelli d’Italia non ha mai assunto una posizione di critica pregiudiziale rispetto al progetto Manifattura che doveva però essere gestito con competenza e serietà, ma non si può non rilevare che questa crisi nella Giunta dimostra ancora una volta la mancanza di capacità a gestire il Comune da parte di una compagine di sinistra confusa e divisa. In sostanza Tambellini ha proceduto senza confronti, senza ben chiarire perché il bene dovesse essere venduto e non dato più opportunamente in concessione anche per un lungo periodo di tempo lasciandolo, così come è sua natura, nella disponibilità del patrimonio della città. Poi è stato costretto a rimaneggiare più volte la sua proposta iniziale ed infine a estromettere anche il suo assessore di riferimento. Un flop complessivo di gestione e di immagine che Lucca non si merita e  che sottolinea come i tempi siano più che maturi perché questa amministrazione si faccia definitivamente da parte liberando energie politiche nuove che ne sappiano interpretare la natura di città fatta di eccellenze e di concreta e competente lungimiranza”.

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