Lucca Civica: “Marchini ci ripensi: da noi non è mai stato abbandonato”

Il gruppo consiliare: "Ha sempre avuto piena libertà ma questo comporta anche delle responsabilità"

Lucca Civica chiede a Celestino Marchini di ripensare la sua uscita dall’associazione, “senza prendere scelte affrettate, alla luce della fattiva collaborazione, in questi otto anni, in una forza politica che ha dato tanto alla città”. A chiederlo è il gruppo consiliare, che tuttavia non condivide alcune affermazioni dell’ex assessore. In particolare quelle con cui Marchini ha sostenuto di essere stato abbandonato anche dalla lista civica.

“Si fatica – spiegano i consiglieri di Lucca Civica – a capire l’accusa di mancato supporto: Lucca Civica ha sempre creduto nell’autonomia e nella libertà di azione dei propri amministratori, considerando una ricchezza anche i divergenti punti di vista, quando questi portano ad un confronto chiaro e aperto. Questo è vero in particolare per gli ultimi otto anni di assessorato ai lavori pubblici di Marchini, in cui è stata data ampia libertà di azione e di valutazione dell’azione amministrativa, sempre difesa e sostenuta da Lucca Civica. Un’azione condotta con competenza e dedizione, che ha portato molti interventi a beneficio della città”.

“Libertà e lavoro di squadra – dicono – comportano però delle responsabilità: Lucca Civica ha ritenuto quindi di ribadire il sostegno al sindaco Alessandro Tambellini, una volta che la sua scelta è stata motivata in modo inconfutabile. E’ infatti complicato difendere un assessore che si tira indietro, senza nessun tipo di preavviso, su un tema di grande importanza su cui il sindaco stesso, e l’altro assessore di Lucca Civica, Giovanni Lemucchi, hanno lavorato alacremente per portare a termine un compito gravoso e complesso. Con la delibera del 25 marzo, infatti, la giunta ha risposto in modo puntuale e preciso alla proposta Coima-Fondazione Crl sulla ex Manifattura Tabacchi, difendendo l’interesse pubblico con un corposo documento di centinaia di pagine. La delibera sulla ex Manifattura Tabacchi prende in contropiede le numerose critiche, spesso infarcite di polemiche e bufale, sorte a partire dall’anno scorso: è quindi ancora più incomprensibile la decisione, ora, di rifiutarsi di votare tale scelta senza aver dato nessuna avvisaglia in precedenza”.

“Questi fatti sono già stati esposti, e li vogliamo ribadire assieme a un’altra convinzione – affermano -: non cacciamo nessuno e persino dopo questa divergenza, saremo aperti al confronto e al ritorno di chi è stato per tanto tempo con noi. Invitiamo, infine, a guardare al lungo periodo e di non farsi strumentalizzare dai molti che, per interessi di parte, cercano di seminare divisioni, con l’unico scopo di bloccare l’azione positiva che il centrosinistra sta dando alla città di Lucca”.

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