Colucci: “Casello a Mugnano necessario per risolvere il caos traffico a San Concordio”

L'esponente dei Riformisti per Italia Viva: "Chiederemo all'Arpat di fare accertamenti"

I Riformisti per Italia Viva di Lucca chiederanno ad Arpat di svolgere gli accertamenti sui flussi di traffico e l’inquinamento a San Concordio. A dirlo è Francesco Colucci: “La giunta comunale di Lucca non ha mai brillato in questi anni per una gestione programmata del territorio, dei lavori da fare, non vede le priorità, procede a zig e zag, a secondo i finanziamenti che trova, qua e là. Un esempio eclatante è il quartiere di San Concordio, dove si stanno appaltando, fra le proteste del Comitato di quartiere, milioni di lavori, per opere marginali, con una ulteriore cementificazione che forse ne avremmo potuto fare anche a meno, senza toccare quelle che sono le vere priorità del quartiere”.

“Le priorità per i Riformisti, ma anche per la maggior parte degli abitanti – dice Colucci – sono legate al traffico, al relativo inquinamento e al collegamento con la città e il restante territorio comunale. Il sottopasso di via Ingrellini, la zona artigianale di Mugnano producono un copioso traffico, anche pesante, che attraversa il quartiere per le vie Squaglia, Consani, Formica, Savonarola. Un passaggio continuo di auto e mezzi pesanti che diventa infernale alle ore della apertura e chiusura delle fabbriche. I Riformisti chiedono all’Arpat di procedere ad un controllo su tali aree, sull’inquinamento, monitorando il traffico di attraversamento, inviando oggi una richiesta formale al dirigente della sede di Lucca. Per risolvere questo problema, i Riformisti, hanno proposto, da quattro anni, la realizzazione di un nuovo casello autostradale a Mugnano, dai costi risibili, ma Tambellini e la sua giunta, pur giudicando importante l’opera, tergiversano, perdono tempo, intimoriti dall’opposizione del presidente-Sindaco Menesini”.

“La seconda priorità è legata al collegamento del quartiere – prosegue -, con la maggior parte del restante territorio comunale, che trova sbocco, solo nel vetusto cavalcavia di viale Europa e, solo parzialmente, attraverso il sottopasso Ingrellini. Ambedue i percorsi sono complicati: l’uno per l’ingresso difficoltoso sul viale Europa, l’altro per l’ostacolo della linea ferroviaria della Garfagnana. La soluzione prevista dal piano urbanistico è data da un nuovo cavalcavia, ad est, che saltando ambedue i trochi ferroviari, colleghi Sal Concordio con la circonvallazione. Questa opera viaggia a rilento come la Giunta che la deve realizzare”.

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