Lucca per l’ambiente: “La città si cura senza iniziative di facciata ma con un’idea per il futuro”

La lista: "Pulire mensilmente i corsi di acqua se poi non c' è alla base il passaggio educativo dei cittadini a non sporcare è un'operazione facile e populista"

“Fa più scalpore la nostra uscita che la nostra proposta, sintomo che l’interesse era più indirizzato verso il nostro bacino elettorale che al contenuto come forza ecologista che abbiamo portato”. Così la lista Lucca per l’ambiente, reduce dalle dimissioni di Aldo Gottardo dal Cda di Lucca Crea, fa il punto sulle politiche ambientali passate, presenti e future.

“Siamo reduci da un periodo pandemico che ha segnato tutta la popolazione mondiale, siamo alle porte di una probabile normalità che avrebbe dovuto trovarci migliori, diversi. Ci guardiamo attorno e non vediamo molti segnali di miglioramento, di diversità. Come se quanto accorso fosse solo stato un sogno, un momento no dell’ intera umanità – si legge nella nota -. Impiegheremo anni per tornare ad un equilibrio sociale e ambientale che è stato stravolto, che ci ha sbattuto in faccia, dopo una serie di cataclismi della natura, una pandemia di dimensioni colossali e che ha reso i ricchi più ricchi e i poveri più poveri”.

“A Lucca abbiamo proposto, abbiamo urlato – sia con le nostre attività sia con innumerevoli scambi verbali – che sarebbe stato il caso di cambiare passo verso un rispetto di esseri umani e ambiente che potesse affondare le radici nella cultura di ognuno di noi, modificare le abitudini in vista della ripresa. Non siamo stati ascoltati – prosegue la lista -. Non siamo quelli del no.  Siamo quello del si, si all’acqua pubblica, si alla buona gestione del ciclo dei rifiuti, si alle mille proposte fatte e cadute nel vuoto. Fa più scalpore la nostra uscita che la nostra proposta, sintomo che l’interesse era più indirizzato verso il nostro bacino elettorale che al contenuto come forza ecologista che abbiamo portato. I passi fatti, in completa autonomia, sono stati infrastrutture tardive di 50 anni che rappresentano un diritto dei cittadini e eventi di green washing di facciata”.

“Pulire mensilmente i corsi di acqua se poi non c’ è alla base il passaggio educativo dei cittadini a non sporcare è un’operazione facile e populista – va avanti Lucca per l’ambiente -. Lasciare corridoi ecologici, iniziativa lodevole, per poi capitozzare e tagliare alberi decennali sono in contraddizione. O si rispetta il verde e la vita o non si rispetta. Forse è più facile così, curare il visibile, comunicare le azioni plateali e lasciar perdere quanto non si vede e non si legge. Lucca per l’ambiente propone e perseguirà, così come ha fatto negli ultimi quattro anni, lo scopo di miscelare le azioni fattive con una formazione culturale dei cittadini. Politiche culturali e politiche ambientali dovranno seguire lo stesso indirizzo, dovranno essere gestite di pari passo per evitare quanto fino ad ora hanno provato a fare: gestione delle emergenze senza un piano a lungo termine. Questo è il vero messaggio ambientalista, di rispetto del pianeta e dei nostri amici animali: considerare la città come un soggetto vivo e curarla senza iniziative di facciata e con un’idea per il futuro”.

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