Lucca per l’ambiente, altre 3 dimissioni dall’osservatorio animali e dal tavolo del verde
I membri contestano l'amministrazione: "Scarsa attenzione alle tematiche ecologiste"
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Li abbiamo sempre visti alle manifestazioni, davanti al circo e per gridare ‘no’ al taglio degli alberi e alle sperimentazioni sugli animali. Ma questa mattina (19 giugno) il gruppo di Lucca per l’ambiente ha voluto mostrarsi per annunciare le dimissioni di altri attivisti. Dimissioni, come già noto, che arrivano dopo quelle del portavoce Aldo Gottardo dal cda di Lucca Crea e che lasciano un po’ di amaro in bocca, almeno a chi, insieme a loro, ha sempre lottato e creduto in una Lucca più ‘green’.
E’ questione di qualche ora e protocolleranno infatti le proprie dimissioni anche Claudia Corsini, responsabile regionale di Animalisti italiani, che riveste il ruolo di membro dell’osservatorio affari animali. A lasciare anche Roberto Viani, storico attivista ecologista lucchese, e Giovanni Pensabene, altro ecologista, che dal 2018 è stato inserito nel ‘tavolo del verde’. “Ulteriori dimissioni – ha annunciato il gruppo – sono in arrivo nelle prossime ore. Dimissioni da un tavolo che in realtà non ha mai funzionato”.
Il motivo di tutti questi ‘arrivederci’, infatti, sarebbe proprio questo: “Nel 2017 il programma elettorale era molto chiaro – spiega Gottardo – eppure in quattro anni solo un punto è stato portato a termine. L’osservatorio è stato rinnovato ma non ha mai funzionato. Uno specchietto per le allodole a cui non stiamo più. Noi siamo un movimento etico, non siamo legati né alle poltrone né ai ruoli. Siamo per un cambio di prospettiva. Purtroppo non si è ancora capito che l’ecologismo sì, è un costo, ma è anche un grande investimento per il futuro. Probabilmente – continua Gottardo – nelle prossime settimane si vedrà un intensificarsi da parte di chi guida la città delle azioni green, di tutela ecologista e di rispetto per i nostri amici animali. Quanto accadrà sarà stato spronato da queste forti prese di posizione del nostro movimento e saranno finalizzate ad accattivarsi le simpatie e le istanze ecologiste che noi abbiamo portato avanti”.
“L’amministrazione è sempre stata poco sensibile alle nostre tematiche. Ringraziamo il neo assessore all’ambiente che si è dimostrato invece molto disponibile – prosegue Gottardo – Purtroppo le è stata lasciata una situazione difficile da risolvere in così pochi mesi. La ringraziamo e siamo felici della sua nomina, prima di lei abbiamo sempre ricevuto poca attenzione: invece di ascoltarci l’assessore stava sempre al telefono e quando veniva ripreso rispondeva che aveva cose ben più importanti a cui pensare”.
E nel 2022? “Al prossimo ‘giro’ non staremo certo a guardare – ha detto Gottardo – Ci saremo e ci saremo per lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti un mondo migliore e più pulito. A noi interessa il bene collettivo e speriamo in un mondo in cui l’ambiente più tutelato, fatto di poveri meno poveri e, perché no, anche di ricchi meno ricchi. Nel 2022 arriveranno anche i fondi dall’Europa, ci batteremo affinchè questi fondi non finiscano a far favori ai grandi capitali ma alle categorie più deboli. Questi fondi devono essere a servizio della collettività e per migliorare l’ambiente”.
“In questi quattro anni – si legge nella nota di Claudia Corsini – a stento siamo riusciti ad ottenere attenzione dall’organo politico che dovrebbe vigilare su queste cose, troppo spesso impegnato su altri fronti che considerava più importanti. Il tempo dedicato ai lavori dell’osservatorio è prestato gratuitamente alla città e per questo motivo dovrebbe essere rispettato e ascoltato”.
E’ d’accordo anche Roberto Viani: “Scindere le tematiche ambientali ed ecologiste in due parti è inutile, pensare che da un lato è stato istituito un osservatorio affari animali e dall’altro vedere alberi abbattutti in piena nidificazione è il controsenso di questa gestione, non possiamo permettere uno scempio ambientale con tendenze cementificatorie come quello che sta accadendo”.
“Fare una chiamata ad esperti, associazioni e realtà organizzate, salvo poi non dare seguito a quanto detto è altamente squalificante – spiega Pensabene – non tanto per chi, con passione, da anni svolge un servizio gratuito per la comunità ma chi quella chiamata la lancia. Inutile dire che c’era tanta predisposizione ad un collaborativo lavoro fianco a fianco con chi l’indirizzi politico del verde e dell’ambiente doveva dare ma che non ha dato. Se ne vede il risultato, è sotto gli occhi di tutti”.
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