#Restiamoliberi, Fratelli d’Italia scende in piazza contro il ddl Zan

La protesta venerdì (9 luglio) in piazza Napoleone per contrastare "la portata minacciosa" che la proposta contiene "nei confronti della libertà di pensiero e di opinione"

Una manifestazione per dire no al Ddl Zan. Il dipartimento famiglia pari opportunità di Fratelli d’Italia Toscana scenderà in piazza anche a Lucca a sostegno della protesta regionale #Restiamoliberi indetta per venerdì (9 luglio) in piazza Napoleone.

“Una legge contro le donne, contro i bambini e contro la libertà di espressione – come ha avuto modo di ribadire la senatrice Isabella Rauti responsabile nazionale del Dipartimento di  Fratelli d’Italia-. Un risvolto sottolineato dalla senatrice Rauti è l’introduzione di ‘un nuovo reato, quello di omotransfobia’, posto che non c’è alcun ‘vuoto legislativo da colmare‘, che lascerebbe una ‘discrezionalità amplissima’ ai magistrati”.

“Sicuramente non emerge con sufficiente chiarezza la portata minacciosa nei confronti della libertà di pensiero e di opinione che il ddl Zan contiene – si legge nella nota del dipartimento famiglia pari opportunità e valori non negoziabili di Fratelli d’Italia Toscana -. L’imposizione dell’identità di genere, pur contrastata da alcune associazioni femministe e da una parte del mondo associativo Lgbt, è un problema non solo sul piano sociale ma anche sul piano pedagogico. Chi sostiene il ddl Zan se ne infischia della libertà educativa dei genitori e del ruolo che la famiglia deve esercitare nella formazione dei propri figli. In realtà, questo Ddl non punta a difendere dalle discriminazioni, ma a punire, con nuovi reati d’opinione, chi dissente dal pensiero unico, perseguendo penalmente chi dissente, chi, ad esempio, pensa che un bambino abbia diritto a un padre ed a una madre, oppure chi come noi condanna la pratica dell’utero in affitto, della maternità surrogata e lo vorrebbe come reato universale; oppure chi come Fdi ritiene che le coppie omosessuali non debbano adottare perché anteponiamo i diritti dei bambini agli egoismi degli adulti”.

“A nostro avviso si tratta di un provvedimento liberticida e discriminatorio, con la precisa funzione di grimaldello per introdurre ovunque, a partire dalla formazione ed educazione scolastica, l’ideologia gender – conclude la nota -. Fratelli d’Italia quindi continuerà a sostenere manifestazioni, per impedire l’introduzione, nel nostro ordinamento, del nuovo reato di omotransfobia che vuole imporre una società in cui il genere sessuale sia indistinto, fluido, mescolato, neutro”.

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