Azione Lucca: “Mettere in sicurezza i poli scolastici Fermi Giorgi e Civitali Paladini”

L'appello del movimento agli enti locali: "Studenti costretti a rinunciare ai laboratori e a fare lezioni in ogni angolo della scuola"

“Polo scolastico Fermi-Giorgi e Paladini-Civitali, a quando l’inizio dei cantieri per dare ai nostri ragazzi spazi idonei, sicuri e moderni?” È la domanda che solleva Azione Lucca, che torna così ad affrontare il tema dell’edilizia scolastica del territorio lucchese, ponendo l’attenzione in modo particolare sulla situazione di queste scuole, alle prese da tempo con carenze infrastrutturali.

“Tre anni fa – scrive il coordinamento di Azione Lucca in una nota – la nostra provincia si è assicurata un record di fondi, ottenuti per ristrutturare le scuole del territorio, con ben 65 milioni di euro assegnati dalla Regione Toscana tramite fondi Bei. Nonostante questo, però, poco o niente è stato fatto sul territorio comunale di Lucca, soprattutto per quanto riguarda le scuole Fermi-Giorgi e Paladini-Civitali. A gennaio 2022 dovrebbero partire i lavori per questa seconda scuola, ma la domanda che sorge spontanea è: ha senso spendere 11milioni di euro per uno stabile inadatto all’uso scolastico, sviluppato su più piani, privo di attrezzature sportive, vecchio di 600 anni e con vie di fuga quasi del tutto inesistenti? E ancora: quando cominceranno, invece, i lavori per rendere il polo Fermi-Giorgi un luogo all’altezza della qualità didattica offerta? Gli studenti sono ormai costretti a fare lezione in ogni angolo della scuola; qui, inoltre, ben presto verrà demolita una parte importante, l’ala denominata K, non più a norma , che ospita anche laboratori essenziali per lo svolgimento della didattica, così da aumentare le problematiche di spazio e di sicurezza. Già, la sicurezza: un concetto che, in questa scuola, è stato messo per anni in secondo piano, visto che i ragazzi hanno lavorato su macchinari non idonei per molto tempo, mandati poi in azienda per gli adeguamenti di legge, dopo la grave disgrazia accaduta al Giorgi di Saltocchio a gennaio 2021, che è costata la vita a una lavoratrice Ata. Una situazione che, di fatto, ha precluso ai ragazzi, per il secondo anno consecutivo, la possibilità di esercitarsi. Come ben sappiamo per un professionale le esercitazioni pratiche sono essenziali, il Ministero in questo periodo Covid aveva chiesto proprio di tenere aperti i laboratori riconoscendone la funzionalità primaria, qui invece si è preferito chiuderli, anzi si è dovuto chiuderli perché non erano sicuri né a norma”.

“Eppure tutto tace – conclude la nota -. Tace il dirigente scolastico in pensione dall’anno scorso, ma ugualmente tenuto al lavoro per il secondo anno consecutivo; tace la responsabile dell’ufficio scolastico provinciale; tacciono la Provincia di Lucca e il Comune di Lucca, dal quale ci farebbe piacere conoscere quale sia la reale situazione delle strutture scolastiche del territorio che amministra”.

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