Referendum per l’eutanasia legale: sono 2567 le firme raccolte in provincia di Lucca

Da oggi (12 agosto) per la prima volta nella storia sarà possibile firmare anche online

Sono 2567 le firme raccolte a oggi in provincia di Lucca per il referendum sull’eutanasia legale. Oltre 23 mila le persone che hanno firmato in Toscana mentre superano quota 380 mila i firmatari italiani. L’obiettivo è raggiungere 500 mila firme entro il 30 settembre ma la novità è che da oggi (12 agosto) sarà possibile firmare anche online.

Nello specifico, tra le province toscane sono 7366 le firme raccolte a Firenze, 4237 a Massa Carrara, 2799 a Prato, 2567 a Lucca, 2177 a Pistoia, 1156 ad Arezzo, 1042 a Grosseto, 801 a Livorno, 606 a Pisa e 119 a Siena.

A promuovere il referendum è Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, impegnato in un tour regionale dedicato alla presentazione della campagna referendaria che ha fatto tappa anche a Lucca e che adesso prevede una sosta a Livorno, Grosseto e Tirrenia.

“Nessuno deve essere obbligato a subire contro la propria volontà una condizione di sofferenza – dichiara Cappato -. E l’obiettivo del referendum per la legalizzazione dell’eutanasia. Oltre 23 mila firme raccolte finora in Toscana e 380 mila in tutta Italia. Il ritmo è quello giusto per raggiungere l’obiettivo delle 500 mila firme entro il 30 settembre, per decidere dove la politica non ha avuto il coraggio di decidere e per essere liberi fino alla fine”.

Da oggi sarà possibile firmare il referendum anche online sulla piattaforma dell’associazione Luca Coscioni (clicca qui). Pochi giorni fa infatti le commissioni affari costituzionali e ambiente hanno approvato all’unanimità la proposta di emendamento sulla raccolta firme per i referendum in modalità digitale, tramite identità digitale (Spid) e carta d’identità elettronica (Cie). Dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, la firma digitale da oggi è finalmente realtà. Si tratta di una decisione storica di una riforma epocale che offre la possibilità di firmare online referendum e leggi di iniziativa popolare.

Il referendum per l’eutanasia legale

È stato depositato su iniziativa dell’associazione Luca Coscioni lo scorso 20 aprile in corte di cassazione. Il quesito referendario prevede una parziale abrogazione dell’articolo 579 del codice penale (“omicidio del consenziente”), che impedisce la realizzazione della cosiddetta “eutanasia attiva” (sul modello olandese o belga).  In caso di approvazione, il principio dell’indisponibilità della vita, sancito dal codice penale del fascismo nel 1930, lascerebbe il posto a quello di disponibilità della propria vita a determinate condizioni, quelle previste dall’ordinamento e dalla sentenza della consulta sul caso Cappato e DjFabo.

“La possibilità del medico di intervenire su richiesta del paziente per assisterlo direttamente nel fine vita – spiegano i promotori – consentirebbe di trasformare l’eutanasia clandestina, praticata comunemente in Italia, in eutanasia legale e supererebbe tutti quei casi di discriminazione che non consentono a malati gravissimi di poter porre fine in modo autonomo alla propria vita pur ricorrendo tutte le condizioni previste dall’ordinamento e dalla sentenza della corte costituzionale”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.