Verso le elezioni, Italia Viva si smarca: “Bisogna andare oltre i vecchi schemi”

I coordinatori Baccini e Rossi: "La città merita uno slancio ideale nuovo, una progettualità svincolata dagli equilibri politici consolidati"

“Andare oltre i vecchi schemi. Questa dovrebbe essere la linea da seguire in vista dell’appuntamento elettorale per le amministrative del comune di Lucca nella prossima primavera”. La pensano così Alberto Baccini e Anna Rossi, coordinatori di Italia Viva Lucca e i suoi territori.

“Chi ha veramente a cuore le sorti e il futuro della città – spiegano – dovrebbe fare prima di tutto una riflessione sulle promesse mancate, sui fallimenti, sulla incapacità di dettare l’agenda politica, sulla mancanza di una visione strategica, su una lunga stagione amministrativa grigia e incolore. E quando diciamo lunga ci riferiamo al periodo del centrodestra come a quello del centrosinistra senza distinzione alcuna, dove i veri problemi del territorio sono sempre stati sovrastati dal piccolo cabotaggio della politica, dalla mera occupazione di spazi e da una totale incapacità di disegnare una strategia di lungo periodo”.

Ha poco senso, come spesso si sente dire – dicono Rossi e Baccini – prendersela con i cosiddetti “poteri forti” che diventano forti solo a causa della debolezza degli altri perché se c’è una regola non scritta in politica è quella che quando si lasciano degli spazi vuoti c’è sempre qualcuno pronto ad occuparli, spesso non per suo merito ma per l’inerzia e l’inettitudine delle altre istituzioni. Se questi schemi non funzionano più bisogna prenderne atto ed agire di conseguenza con una proposta e un progetto nuovo basato sulla definizione ed analisi dei “problemi reali” ponendosi obiettivi ambiziosi che possono richiedere anche tempi di medio periodo per essere realizzati ma che siano capaci di disegnare la Lucca dei prossimi 15-20 anni”.

“Assi viari – è l’elenco delle priorità – destinazione del Campo di Marte, manifattura (ed altri contenitori), stadio, nuova ed efficace sanità territoriale, cultura e turismo (insieme perché la cultura unita al turismo non sia solo un costo ma un possibile business), garanzia di futuro alle attività produttive del territorio (Lucca è il secondo polo produttivo della Toscana dopo Firenze!), queste sono le questioni da porre in agenda chiamando a raccolta le migliori intelligenze della città chiedendo il loro impegno per un grande progetto di rinnovamento che deve essere culturale prima che politico”

La nostra città – conclude la nota – merita uno slancio ideale nuovo, una progettualità svincolata dagli equilibri politici consolidati, una capacità di guardare al futuro che cancelli con un deciso tratto di penna anni di un’azione amministrativa senza anima e senza idealità. In una tale prospettiva che pone al centro i veri interessi dei cittadini e non i riti fallimentari della vecchia politica Italia viva ci sarà, senza se e senza ma”.

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