Condotto pubblico, la commissione convoca una seduta in presenza e i primi sopralluoghi

Portata dell'acqua troppo alta, sotto la lente la risposta della Provincia sui report annuali della centralina del privato

Prosegue l’attività della commissione speciale condotto pubblico e con la riunione di oggi (7 settembre) si iniziano a delineare le strategie di indagine per dipanare le matassa burocratica e far emergere le criticità che sono state evidenziate dai privati cittadini.

La particolarità della materia e i recenti problemi sul territorio che, a detta di una parte della cittadinanza, sono responsabilità del condotto pubblico, ha costretto l’amministrazione comunale a creare una commissione speciale ad hoc. Al limite tra la commissione tecnica e di indagine, per evidenziare le problematiche sostenute.

Il primo passo della commissione è stato quello di richiedere tutta la documentazione agli enti che si sono occupati in questi anni del condotto pubblico: Comune di Lucca, Consorzio di bonifica, Provincia di Lucca e Regione Toscana.

“La documentazione che ho richiesto per la seconda volta ai quattro enti, a seguito della loro risposta alla prima richiesta, è giunta. Alle altre tre è arrivata anche quella della Provincia. La documentazione è ampia, soprattutto gli atti a cui questi documenti fanno riferimento, c’è un bel po’ da studiare – ammette la presidente di commissione, Alessia Angelini – Mi sentirei più a mio agio parlando con voi in presenza e con documentazione alla mano. Il presidente del consiglio comunale Francesco Battistini mi ha dato il permesso di fare una seduta in presenza. Noi tutti abbiamo un lavoro, il tempo è poco e la materia è difficile, però sono convinta che in presenza sia più facile trovare delle soluzioni, ma anche programmare le audizioni che dovremmo andare a fare e le eventuali domande da presentare”.

La commissione è d’accordo sulla proposta del presidente e il giorno scelto per la seduta in presenza è mercoledì (15 settembre) alle 15.

“Per questa data – prosegue Angelini – vorrei discutere con voi sulle singole risposte da fornire a questi enti, andare a cercare quali siano i punti critici e poi cercare di fare delle domande alle persone che riteniamo di dover ascoltare. Ad oggi penserei di dover sentire sicuramente il personale della regione Toscana, l’ingegner Costabile, che oggi è in Regione ma a suo tempo era dipendente della Provincia e si era occupato di questa cosa ed è sicuramente edotto sui fatti. Vorrei sentire Ridolfi del consorzio di bonifica, che aveva rapporti con la Provincia ed oggi con la Regione e poi sicuramente Stefano Angelini, ingegnere del Comune. Quando abbiamo sentito queste due persone, che sono quelle che a mio giudizio ci danno più informazioni, guardiamo a seconda che cosa ci dicono in che modo procedere”.

Il consigliere Giovanni Minniti della Lega e il consigliere Marco Martinelli (Forza Italia) chiedono di sentire anche un tecnico del Comune, vista la specificità tecnica del tema. Altro argomento dibattuto nelle altre sedute della commissione è la possibilità di effettuare dei sopralluoghi: “Mi avevano chiamato dei consiglieri per fare un sopralluogo, chi potrebbe accompagnaci in questo giro e che non sia personale di parte in questa vicenda? – chiede Angelini – Con il consigliere Di Vito pensavamo di farsi accompagnare da due persone, l’ingegner Bessi, che fa parte della parte privata e un tecnico del Comune”.

Per il sopralluogo viene scelta la data del 22 o del 23 settembre, ma da alcuni consiglieri viene richiesto di non limitarsi ad un unico sopralluogo, ma di farne diversi. “Come primo sopralluogo chiedo di farlo dove ha ceduto la strada nella zona dell’Acquacalda, dove sono state evidenziate maggiori criticità e dove gli abitanti della zona lamentano l’allagamento di cantine e giardini. Naturalmente andranno controllate, sempre nel solito sopralluogo, le centraline della zona. Ci saranno due momenti particolari quindi, quello in cui controlleremo le centraline e ci sarà un’interlocuzione diretta con Bessi e un altro in cui si andranno a vedere i problemi che lamentano i cittadini della zona. Dopo a quel punto vedremmo se ci sarà bisogno di ulteriori sopralluoghi”.

Numerose le comunicazioni e le informazioni che sono giunte alla commissione dai privati cittadini. “Sono arrivate delle comunicazioni, anche anonime, indirizzate pure alla procura e Guardia di finanza – dichiara Angelini -. Tendenzialmente non sono d’accordo sull’accettare denunce anonime, mi sono letta questo documento e mi pare non ci sia scritto niente di concreto e che tutto ciò che è contenuto deve essere accertato. Io invito chi ha mandato questa informativa di spedire materiale più preciso, corredato da atti, altrimenti la cosa rimane un po’ fumosa”.

Negli articoli di stampa, invece, è stato evidenziato il problema che in alcuni punti del condotto pubblico si sentirebbero dei cattivi odori e ciò indicherebbe una pessima manutenzione. “Ho potuto leggere alcuni articoli di giornale in merito ai cattivi odori che provengono dal condotto pubblico, chiedo anche a voi di prenderne visione e cercare di fare un ragionamento logico su quanto scritto dal Consorzio di bonifica riguardo alla manutenzione del fosso e se c’è corrispondenza tra quello che ci viene evidenziato e le dichiarazioni dell’ente”.

Anche il consigliere Alessandro Di Vito è stato contattato da alcuni cittadini: “Mi hanno contattato nel mese di agosto, hanno rilevato tutta una serie di criticità, il livello d’acqua troppo alto, gli odori, gli allagamenti, l’umidità. Tutti problemi che andremmo a verificare e valutare, il punto base è sapere chi gestisce la portata, probabilmente il genio civile, ci vuole un riferimento immediato a cui i cittadini devono rivolgersi in caso di criticità.  A questo proposito, abbiamo fatto una richiesta, perché sappiamo che nella convenzione tra privato e Provincia, c’era il discorso della portata che va segnalata ogni 4 ore con sistema elettronico di gps da fornire alla Provincia. Questo dato lo abbiamo immediatamente oggi o no?”

Sulla questione sollevata dal consigliere Di Vito, interviene Alessia Angelini con alcune precisazioni: “Nel contratto, c’era scritto che il privato doveva inserire un misuratore della portata, che veniva registrata ogni 4 ore, il report poi, doveva essere inviato annualmente all’autorità competente. Io ho fatto richiesta all’autorità competente, che era la Provincia fino al 2016 e la Regione adesso, ci è giunta oggi la risposta della Provincia, ma prima di esporla preferirei che tutti i commissari ne prendessero visione. Cerchiamo di avere un quadro completo su come sono suddivise le competenze tra i vari enti, conosciamo il problema che è l’altezza e la portata dell’acqua e conosciamo i danni avvenuti”.

Rimane fino ad adesso un po’ di mistero sulla risposta della Provincia alla commissione, per adesso nessuna notizia è trapelata e non si sa se i vari report annuali che la Provincia doveva ricevere sono in mano della commissione. Sicuramente l’argomento sarà al centro della prossima seduta.

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