Manifattura, Fantozzi e Martinelli (Fdi): “Ipotesi di vendita? Un’operazione di facciata”

Gli esponenti di Fratelli d'Italia: "L’unica vera azione che l’amministrazione uscente dovrebbe fare è quella di convincere Tagetik a slittare il programma di ingresso nella nuova sede dal 2023 al 2025"

“L’amministrazione a sei mesi dalle elezioni, mette in vendita l’immobile paventando come possibile acquirente la Fondazione Cassa di risparmio di Lucca. Sarà, per caso, l’estremo tentativo di una giunta agonizzante per, poi, magari far ricadere sulla Fondazione il proprio fallimento nell’operazione di recupero dell’immobile?”. A chiederselo sono il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi e il presidente del gruppo consiliare di Lucca Marco Martinelli.

“L’ipotesi paventata da sindaco ed esponenti di maggioranza di sinistra che la Fondazione Cassa di risparmio di Lucca acquisti direttamente l’immobile per cederlo in affitto a un’azienda produttiva pare non essere realisticamente praticabile. Non vorremmo – spiegano Martinelli e Fantozzi – che la mossa del Comune di Lucca, a guida della sinistra, di mettere in vendita parte dell’immobile della Manifattura sia un’operazione di facciata per ‘ripulirsi l’immagine’ dal fallimento dell’operazione project financing in cui l’amministrazione ha fatto perdere due anni alla città prima di dare una risposta. Visto che la Fondazione Cassa di risparmio di Lucca difficilmente acquisterà direttamente l’immobile per poi darlo in affitto ad un azienda produttiva, il passaggio successivo, dopo aver inserito l’immobile nel piano delle alienazioni, potrebbe essere quello di addossare la colpa all’ente di San Micheletto della mancata partecipazione al bando di gara e quindi di non aver voluto la riqualificazione dell’area”.

“L’unica vera azione che l’amministrazione uscente dovrebbe fare è quella di convincere Tagetik a slittare il programma di ingresso nella nuova sede dal 2023 al 2025 perché, anche qualora si realizzasse l’ipotetica vendita, sembrano mancare i tempi tecnici perché poi possa essere consegnato entro il 2023. Dovrà essere la nuova amministrazione a convocare intorno ad un tavolo le principali realtà del territorio e condurre la partita di riqualificazione del complesso della manifattura. Serve serietà – concludono Fantozzi e Martinelli – e maggior rispetto per la Fondazione. Così come auspichiamo serietà da parte di chi si fa promotore di proposte e progetti di riqualificazione. È necessario che insieme alla proposta siano evidenti anche le coperture finanziarie per sostenere l’opera”.

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