Elezioni 2022, per le primarie di centrosinistra più probabile la data di gennaio
A impedire un voto più celere la stagione dei congressi del Partito Democratico, in programma a cavallo fra novembre e dicembre
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Primarie di coalizione del centrosinistra, più probabile la data di gennaio.
La macchina organizzativa per il voto che porterà alla scelta del candidato sindaco per le amministrative del 2022 è partita. Ma si è incagliata, queste almeno le prime indiscrezioni, su questioni burocratiche che sarebbero tutte interne al Partito Democratico.
Inizialmente per il voto tutto interno alla coalizione, che al momento vede ufficialmente in lizza i due assessori della giunta Tambellini Francesco Raspini e Ilaria Vietina si era parlato di un voto a novembre 2020. Ma la campagna elettorale per le amministrative di ottobre, che ha portato anche al ballottaggio nel comune di Massarosa per cui si voterà domenica (18 ottobre) e lunedì, hanno inevitabilmente allungato i tempi.
Il tempo di metabolizzare i risultati della tornata elettorale del 4 e 5 ottobre e il Pd è tornato a mettere al primo posto nella propria agenda il tema della scelta dei candidati per il 2022. E qui sarebbe emerso l’inghippo, ovvero l’avvio a novembre della stagione dei congressi di circolo, comunali e territoriali. Un percorso tutto interno al partito più grande della coalizione che si dovrebbe concludere a ridosso delle festività natalizie.
Ecco allora che per la data delle primarie si è iniziato a parlare insistentemente di gennaio. Una data che avrebbe fatto storcere la bocca al candidato più lanciato nella corsa elettorale, Francesco Raspini, e al suo entourage, che avrebbero preferito un esito entro il 2020, e avrebbe trovato meno opposizione negli altri candidati, già in corsa o solo potenziali.
Convinti della necessità di tempi rapidi per il voto delle primarie anche gli altri gruppi della coalizione di centrosinistra come Lucca Civica e Sinistra con Tambellini. Il timore è che, dopo le primarie, che inevitabilmente creano una conflittualità fra i candidati, resti poi poco tempo per appianare gli eventuali dissapori prima della campagna elettorale vera e propria.
Sui dubbi, però, al momento hanno prevalso le regole interne al Partito Democratico.
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