Ex Manifattura, Santini (SiAmo Lucca): “La nave affonda ma l’orchestra continua a suonare”

Il capogruppo di opposizione replica alle accuse della maggioranza: "Non accetto lezioni da chi voleva demolire il chiosco Da Piero e permette di costruire una casa abusiva al campo nomadi"

“Per i capigruppo dei partiti che sostengono Tambellini-Raspini-Vietina sono un disco rotto, perché continuo a intervenire su una delle pagine più vergognose scritte dall’amministrazione targata Pd, ovvero l’affaire manifattura. E allora resto in tema musicale: l’ennesima reazione scomposta del centrosinistra mi ricorda le note dell’orchestra che sul Titanic suonò fino all’ultimo, mentre la nave affondava”. Attacca così la risposta di Remo Santini alle nuove polemiche della maggioranza nei suoi confronti.

“A parte che non accetto lezioni da chi voleva demolire il chiosco Specialità da Piero e ha consentito invece la realizzazione di una casa abusiva al campo nomadi di via della Scogliera senza raccogliere le denunce da noi sollevate da un mese a questa parte – attacca Santini –, capisco che sia difficile abituarsi alla coerenza di un candidato sindaco che nel 2017 non ce l’ha fatta per un pugno di voti in un clima di odio e bugie sul rischio fascismo, ed è rimasto non solo a svolgere il proprio ruolo all’opposizione, ma ha anche vinto delle battaglie. Basta con le menzogne: da un anno e mezzo gridavamo che il project financing proposto da Coima era un danno per la città e non garantiva l’interesse pubblico, ma il sindaco e la sua maggioranza continuavano a dire che era un’occasione da non perdere”.

“Quando tutti i tentativi di aggirare la normativa da parte della giunta erano miseramente falliti, si è dovuto fare marcia indietro. Poi – aggiunge Santini –  archiviato il project, il Comune non ha fatto tesoro dell’accaduto e con un’arroganza fuor di misura ha forzato  la mano a tutti quanti: certamente alla legge, inventando un’asta pubblica fatta su misura”.

Il capogruppo di SìAmoLucca va oltre. “Sgomberiamo poi il campo dalla Tagetik: non potrà mai esistere un’azienda multinazionale che, almeno alla luce del sole, terrà bordone ad un’asta a loro favore – commenta Santini – Purtroppo la Tagetik non andrà alla manifattura per l’approssimazione con cui il sindaco e la sua giunta hanno gestito l’intera vicenda. Alla maggioranza dico: non provate a dare la colpa ad altri del vostro fallimento, né a insinuare che noi abbiamo spalleggiato altre cordate, perché state finendo nel ridicolo. Ribadisco che una vendita all’asta di una porzione è scellerata. E porterebbe ad un blocco effettivo dello sviluppo di tutto il complesso. Oltretutto la valutazione così affrettata dell’immobile senza tenere conto del deprezzamento del resto, è chiaramente un danno erariale”.

Conclude Santini: “Per questo rinnovo a Tambellini l’appello a bloccare la procedura di vendita. Non ha da preoccuparsi della brutta figura perché questa è solo un’aggiunta ad un lista lunghissima di incapacità e negligenza che ha contraddistinto la sua azione. Quanto allo stucchevole riferimento su come sia cambiata in questi anni la composizione del nostro gruppo consiliare SìAmoLucca ricordo che a contare, più dei numeri, è la forza e la qualità dell’azione. Abbiamo avanzato sempre idee e progettualità per la città, non discorsi come quelli fatti negli ultimi dieci anni da questa amministrazione. Restiamo più determinati che mai: e ancora non avete assistito al rush finale”.

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